Accordo di Programma

Per quanto concerne l’Accordo di ProgrammaPer la realizzazione degli interventi di riqualificazione e valorizzazione delle strutture termali di San Pellegrino Terme per il rilancio turistico la formazione e lo sviluppo occupazionale – appare opportuno provvedere a gestire nel migliore dei modi l’attuazione degli accordi in essere. Valutato tuttavia che alcuni aspetti sono ancora da definire in dettaglio e negli anni sono già state approvate delle varianti, si ritiene possibile proporre alcune proposte da discutere con i soggetti attuatori di seguito suddivise per comparto di intervento.

Recupero Grand Hotel: si dovrà valutare quanto prima l’effettiva destinazione d’uso finale e recuperare le risorse per completare gli interventi, diversamente gli ingenti finanziamenti che hanno consentito il recente appalto delle opere di restauro e risanamento strutturale si potrebbero rivelare sprecati. Con riguardo agli ammissibili incrementi volumetrici previsti nel parco, pur non esprimendo contrarietà a priori, si ritiene opportuno rivalutare con attenzione l’effettiva necessità di tali interventi per garantire la sostenibilità del recupero e della gestione del Grand Hotel, anche in rapporto alla sua definitiva destinazione d’uso. Diversamente, garantita l’adeguata pertinenza di parco all’immobile, anche per la realizzazione della struttura congressuale ipogea di previsione, la restante porzione adiacente alla palestra sarebbe area idonea a ospitare manifestazioni di carattere pubblico all’aperto in uno spazio allo scopo organizzato.

 

Comparto Vetta: ormai appaltata l’opera di riqualificazione della funicolare, l’Amministrazione Comunale, ad oggi, si deve accordare con il privato attuatore riguardo alla permuta dell’albergo Vetta con gli spazi per le terme curative. In assenza di elementi certi a riguardo risulta difficile avanzare proposte concrete; in ogni caso si ritiene necessario operare affinché:

  • Alla data di apertura del rinnovato impianto di risalita meccanica sia già attiva la struttura di accoglienza costituita in misura minima e indispensabile da un bar ristorante e dai relativi servizi.
  • Si regolamenti l’accesso veicolare alla Vetta in modo da favorire l’utilizzo della funicolare ed evitare il congestionamento dell’area, mediante limitazione del transito veicolare a soli residenti e autorizzati, magari solamente durante gli orari di funzionamento della funicolare.
  • Si valuti l’opportunità di ampliare l’ex albergo a fini ricettivi (aumento previsto 150% della S.L.P.). Vista l’esiguità di spazi facilmente fruibili, sarebbe maggiormente opportuno destinare l’area adiacente pianeggiante alla realizzazione di elementi/strutture di maggior attrattiva, abbandonando la funzione ricettiva dello stabile. Si potrebbero invece pensare in alternativa ad altre forme di ricettività, per esempio quella dell’albergo diffuso coinvolgendo i proprietari delle ville.
  • Con analogo fine sarebbe auspicabile trovare una diversa collocazione per le aree poste ai lati della scaletta che dalla stazione di arrivo conduce all’imbocco del sentiero per Sussia, che il P.G.T. individua come edificabili.
  • Si prenda in considerazione la possibilità di ricollocazione in zona, del Museo di Scienze Naturali per adeguata valorizzazione dello stesso e creazione di ulteriore attrattiva che favorisca l’uso della funicolare.
  • Riqualificare, mediante progetto di arredo urbano, la strada esistente (almeno nella porzione fra l’inizio del tratto pianeggiante e la chiesa).

Terme curative: riprendendo quanto sopra indicato per il comparto della Vetta riguardo ai termini dell’accordo, appare difficile ideare valutazioni concrete; tuttavia di massima si valuta quanto segue:

  • L’investimento pubblico dovrà limitarsi ad ottenere la disponibilità dei locali necessari, mentre andrà prevista la copertura dei costi di realizzazione mediante concessione di gestione a società privata specializzata in modo da evitare l’accollo di rischi finanziari e di gestione in capo all’Amministrazione Comunale.
  • Per quanto riguarda le terme curative si ritiene che la loro definitiva collocazione debba utilmente considerare che l’immobile possa disporre di un minimo di area verde esterna di pertinenza esclusiva per il completamento e la valorizzazione dell’offerta.

 

Si ravvisa inoltre la necessità di un maggior coinvolgimento della cittadinanza mediante l’organizzazione di incontri pubblici informativi riguardo allo stato di attuazione degli accordi stipulati ed eventuali variazioni intervenute con cadenza temporale adeguata.

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