I giovani e il voto

Nel nostro comune diversi ragazzi fra i 18 e i 25 anni non hanno ritirato la tessera elettorale. Questo ci porta a fare una riflessione che va oltre l’interesse in quanto candidati alle elezioni comunali; una riflessione molto più ampia che comprende non solo le elezioni amministrative, ma anche quelle politiche, i referendum e qualunque altra consultazione popolare; una riflessione che perciò va al di là di qualsiasi posizione e orientamento politico.
Votare è un gesto di democrazia, è l’unico modo che il cittadino ha per esprimere la propria opinione, per esercitare il potere che detiene e indicare le persone che ritiene più adatte a rappresentarlo, dal livello comunale fino a quello nazionale ed europeo.
Per questo non votare significa in primo luogo sottrarsi a un proprio dovere, oltre che rinunciare ad esercitare un proprio diritto. Avere 18 anni non vuol dire solo diventare capaci di guidare la macchina, non significa solo aver conquistato una certa maturità, e non è soltanto esigere una maggiore indipendenza. Avere 18 anni significa cominciare ad assumersi determinate responsabilità, come per esempio quella di interessarsi alla vita del proprio paese, per poi allargare sempre di più i propri orizzonti, fino
ad interessarsi della politica nazionale e internazionale.

Se hai 18 anni o più, comincia da un gesto semplice: recati nel tuo comune e richiedi la tessera elettorale. E’ un’operazione che richiede pochi minuti, ma può cambiare il nostro futuro per sempre. Il giorno delle elezioni presentati alle urne con la tua tessera e la carta d’identità: ti verranno date una scheda e l’apposita matita, e dentro l’urna potrai farti sentire con una semplice “X”.

Informati e vota: è un tuo diritto, è un tuo dovere.

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