Serata referendum

Una bella serata di bella politica.
Nonostante fosse sabato sera la partecipazione – anche giovanile – è stata elevata, Non possiamo che esserne felici.
Ringraziamo i due relatori, Don Gianluca che ha reso disponibile la sala e, soprattutto, Andrea e Nicoletta hanno organizzato l’incontro.

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(foto, fonte: facebook)

Sulla Vetta e sulle Terme

Sulla Vetta e sulle Terme

Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale ha individuato la Vetta come area nella quale realizzare il nuovo Centro Termale Sanitario.

Sembra si sia scoperto l’uovo di Colombo in grado di risolvere sia la situazione di stallo a seguito del mancato accordo sulla permuta Albergo Vetta/Villa Giuseppina, sia gli esiti sfavorevoli dei bandi di vendita e di interesse d’acquisto.

Proviamo ad analizzare la situazione valutando i pro e i contro senza farsi trasportare dall’approccio emotivo – positivo o negativo – che l’ipotesi può suscitare in prima battuta.

Partiamo da lontano…

Le Terme Curative sono davvero fondamentali per lo sviluppo turistico di San Pellegrino?

Sicuramente sono una tessera importante del puzzle; ma non sono nemmeno la panacea di tutti i mali come, per esempio, per tanto tempo è stata vista la riapertura del Casinò.

Un paio di numeri: si punta alla presenza annua di 4000 persone per 40.000 prestazioni servite (all’incirca un centinaio di persone al giorno) andando incontro alle esigenze di un bacino d’utenza che copra la provincia dalla Val Brembana fino a Dalmine (Corriere della Sera, 10 febbraio 2016). Il bacino principale, per questo tipo di struttura (come confermano i dati sulle presenze al Centro Termale QC Terme), attinge da un’area strettamente locale e di prossimità.

Ipotizzando che l’80% degli utenti sia residente in provincia di Bergamo, dei circa cento utenti giornalieri solo 20/25 si fermerebbero a soggiornare: sicuramente è un fattore positivo, ma di certo non saranno le Terme Curative a garantire il pieno rilancio delle attività ricettive e del soggiorno di lunga durata.

Come già da tempo indicato, riteniamo necessario operare affinché San Pellegrino e la Valle Brembana più in generale, siano considerate come una vera e propria località meta di vacanze.

Cosa sarebbe ulteriormente utile?

Mostriamo qualche dato preso dal rapporto Impresa Turismo di Unioncamere (dati 2013), analizzando i dati sul turismo di montagna, sul turismo termale e del benessere e sul turismo della natura – segmenti che potrebbero in qualche modo essere intercettati dal sistema Valle Brembana – che potrebbe essere utile alle nostre considerazioni.

Motivazione principale” della vacanza
a seconda della tipologia di turismo

Turisti in montagna Turisti alle terme Turisti nella natura
Riposo 32,5% 41,1% 33,2%
Bellezze naturali 28,4% 14,9% 38,3%
Fare sport 38,8% 10,2% 17,5%
Cosa hai fatto in vacanza?
a seconda della tipologia di turismo:

Turisti in montagna Turisti alle terme Turisti nella natura
Sport 75,5% 43,4% 54,3%
Escursioni 28,9% 25% 47,6%
Shopping 21,9% 17,6% 17,3%
Degustazioni prodotti tipici 23,4% 21,3% 27,3%

In più, il valore di percentuali di pratica dello sport e delle escursioni aumentano considerevolmente se analizzati in rapporto a specifiche nazionalità di provenienza (austriaci, svizzeri, tedeschi) in cui si raggiungono valori vicini all’80%.

Emerge quindi la necessità di integrare l’offerta con investimenti mirati che promuovano la possibilità di praticare attività sportive ed escursionismo in genere e possano diventare occasione per un soggiorno maggiormente prolungato e collegato a un bacino d’utenza più ampio.

Inoltre esiste una specifica nicchia di turismo legata allo sport e all’enogastronomia: ci si muove con il solo motivo di praticare uno sport specifico e gustare della buona e tipica cucina.

L’investimento per lo sviluppo di queste attività ha costi molto bassi o nulli, eppure è un elemento molto apprezzato per il completamento dell’offerta vacanza.

… e arriviamo al punto

Delineato il quadro di partenza facciamo ora delle considerazioni sulla domanda principale.

Cosa pensare sull’ipotesi delle Terme Curative alla Vetta?

In primis occorre capire quali possono essere i vantaggi di questa soluzione rispetto ad una soluzione  in cui le Terme Curative si collochino in una zona centrale del paese.

Dimentichiamo per un attimo:

  • che esista un progetto in corso per la realizzazione della  Funicolare,
  • che la località di arrivo della stessa non offra particolari attrattive
  • che non si sia trovata ad oggi una possibile collocazione delle Terme Curative in zona centrale.

In astratto, quindi, rispetto alla collocazione in centro l’ipotesi della Vetta porterebbe probabilmente svantaggi legati alle seguenti considerazioni:

  • maggiore distanza,
  • difficoltà e costi aggiuntivi per i clienti per poter raggiungere il sito,
  • maggior decentramento rispetto ai servizi ricettivi,
  • maggiori problematiche – anche se non insormontabili – e costi tecnici per dotare la struttura degli adeguati impianti.

Si potrebbe per contro dire che la collocazione risulta più suggestiva, ed è vero.

Tuttavia alle Terme Curative un utente va per necessità, di conseguenza ci va indipendentemente dal fascino della loro posizione. Di contro le Terme Curative alla Vetta potrebbero togliere spazio alle altre attività – anche queste necessarie – che invece necessitano maggiormente di contesti adeguati.

Appare quindi evidente che la collocazione scelta sia un ripiego, necessario, ma comunque un ripiego determinato dalla condizione di non poter fare diversamente. Non che questo sia in assoluto un male perchè è sempre doveroso ragionare con le possibilità che si hanno e cercare di sfruttarle al meglio. L’importante è saperlo.

E la funicolare?

Prendiamo ora in considerazione la situazione di fatto, in cui c’è una Funicolare che sta per essere riattivata a fronte di 4.500.000€ di investimento, con arrivo in un luogo dove non ci sono attrattive in grado di generare flussi tali da rendere l’investimento sostenibile.

Le considerazioni possono assumere contorni diversi non senza determinare criticità da rilevare e valutare:

Le Terme Curative possono, a differenza dell’albergo – a lungo individuato dall’amministrazione come destinazione “inderogabile” – determinare dinamiche diverse e di maggior rilancio e contribuire a generare una buona base di flussi per l’investimento della Funicolare alle seguenti condizioni:

  • lo spazio occupato (alla Vetta gli spazi sono pochi) non deve pregiudicare la possibilità prioritaria di realizzare spazi di servizio aperti al pubblico quali bar/ristorante che sono necessari al supporto dello sviluppo;
  • deve garantirsi (con i problemi e i dubbi che esponiamo di seguito) che, a meno di particolari eccezioni, alle Terme non si possa arrivare in auto. Si vanificherebbe uno dei motivi validi di spostare la struttura alla Vetta (flussi sulla funicolare) e ci si troverebbe costretti alla realizzazione di parcheggi in misura non sostenibile per la valorizzazione dei luoghi e con costi d’investimento ancora maggiori.

Questi due punti dovrebbero essere sufficienti a evitare che le Terme possano soffocare la valorizzazione della Vetta in rapporto alle attività dello sport, dell’escursionismo e del tempo libero che dovrebbero rappresentare la sua naturale e più ovvia vocazione anche e soprattutto per le ragioni citate in premessa. Si ritiene infatti che qualsiasi destinazione dell’area adiacente alla stazione di arrivo non debba essere in contrasto con quel tipo di sviluppo (fino ad oggi troppo sottovalutato).

Altre osservazioni

Tralasciando il problema tecnico dell’approvvigionamento dell’acqua (40 mc/ giorno), probabilmente risolvibile solo con un leggero aggravio di costi, la domanda da porsi è: risulta corretto e lungimirante determinare a carico dei clienti, o meglio dei pazienti – a cui lo stato riconosce delle agevolazioni economiche in virtù della loro patologia – un aggravio di disagi e soprattutto di costi?

Disagi e costi quanto meno riferibili alla difficoltà, per i pazienti di giornata, di trovare parcheggio rapidamente e da lì avere le Terme a portata di mano. Un paziente che deve fare le cure può non avere tempo e voglia di godersi la seppur caratteristica Funicolare perchè quella non è la sua necessità. Volendo invece fare assorbire i costi al gestore si rischia di rendere ancora meno redditizio (e quindi meno appetibile per gli investimenti) l’intero progetto.

Resta il dubbio sull’investimento in cui il pubblico sembra mettere sul piatto risorse e rischi di una certa rilevanza, magari solamente per giustificare la realizzazione di un’opera non ben programmata quale il ripristino della funicolare:

  • 4.500.000€ per la Funicolare,
  • 1.500.000€ investimento pubblico per le Terme
  • 500.000€ valore edificio esistente
  • (indicativamente) 500.000€ costi per il completamento dal privato
  • 6 posti di lavoro ipotizzati (più qualche unità nell’indotto).

E’ lecito pensare che con una parte di quei soldi e dalla vendita di parte dell’area della Funicolare si sarebbe potuto ambire a qualcosa di meglio di Villa Giuseppina, magari nel Grand Hotel o nel Nuovo centro residenziale/commerciale dove, tra l’altro, la destinazione era già stata indicata come compatibile.

Oppure, ancora meglio, nelle vecchie terme perché lì erano e lì potevano restare.

Per quanto riguarda le idee alternative per il rilancio turistico della Vetta ci siamo prodigati per mettere nero su bianco qualche idea realizzabile e dai costi contenuti e abbiamo realizzato un documento – non in contrasto con le Terme Curative, visto che ormai la strada sembra tracciata – che verrà presentato e che speriamo possa essere preso in considerazione dall’attuale amministrazione.

Accordo di Programma – Parte 4

Con questo articolo arriviamo, finalmente, al 2016.

Terza integrazione all’Accordo di Programma (2016)

Troviamo “la presa d’atto, per il Nuovo Centro Termale, del raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’Accordo di Programma anche senza l’acquisizione del complesso edilizio da parte del Comune di San Pellegrino Terme in quanto l’investimento effettuato, totalmente privato, ha già consentito di rendere il Centro Termale un elemento di attrattività del territorio”.

Riassumendo:

  1. Il privato si tiene la proprietà del Nuovo Centro Termale. Non effettuerà gli investimenti alla Vetta e al Paradiso;
  2. Il privato realizzerà il “centro residenziale, ricettivo, commerciale, direzionale, parasanitario e Ostello studenti.”;
    (tuttavia sottolineiamo che, successivamente, viene indica una “eventuale realizzazione dell’Ostello Studenti”)

Il Comune, invece del Centro Termale, rimane con la proprietà del Paradiso, dell’Hotel Vetta e con il finanziamento regionale (€ 8.000.000) che ora verrà utilizzato per

  • recupero della Funicolare e Parco Turistico della Vetta (€ 5.000.000 più € 200.000 del Comune)
  • recupero del Grand Hotel (nuovo lotto da definire, € 3.000.000)   

Sempre il Comune aggiunge un investimento di € 1.000.000 per un nuovo Centro Termale Sanitario (Terme curative)

Il Comune riceve un ulteriore finanziamento statale (fondi CIPE) pari a € 18.650.000 per il recupero del Grand Hotel.

Lo schema diventa quindi:

schema2016

Tuttavia, indicando solamente gli interventi realizzati o quelli già completamente finanziati al momento della stesura dell’accordo, si semplifica molto.

schema2016ridotto

INVESTIMENTI PRIVATI (in milioni di euro)
2007 2010 2013 2016 Intervento
€ 303.000 € 303.000 € 303.000 Ristrutturazione Casinò
€ 16.500.000 € 10.000.000 Ristrutturazione e ampliamento l’Hotel Milano (di proprietà del privato)
€ 30.000.000 € 90.000.000 € 90.000.000 Nuovo Hotel Terme (di proprietà del privato)
€ 46.000.000 € 50.000.000 Insediamenti vari terziario/commerciale/residenziale  (di proprietà del privato)

Costruzione Ostello studenti (di proprietà del privato) da affittare alla regione

€ 4.000.000 € 4.000.000 € 4.000.000 Parcheggi in zona Centro Termale (privati ad uso pubblico)
€ 24.000.000 Nuovo Centro Termale
€ 150.000 € 250.000 € 250.000 Ampliamento Istituto Alberghiero
€    600.000 € 610.000 € 610.000 Progettazione dell’intervento di consolidamento del Grand Hotel
€ 15.900.000 € 22.350.000 Ripristino e riabilitazione del Grand Hotel
2.500.000 —- sistemazione e riqualificazione annessi Parcheggio multipiano e Parco abetaia
€  2.400.000 € 2.400.000 € 2.400.000 Recupero dell’Hotel Vetta
€ 12.000.000 € 13.000.000 € 13.000.000 Costruzione del complesso residenziale Paradiso/Vetta
€ 50.000       € 50.000 € 50.000 € 50.000 Studio di fattibilità ripristino Funicolare
€ 200.000 € 200.000 € 210.000 Studio di fattibilità recupero Grand Hotel e Parcheggio Multipiano
INVESTIMENTI PUBBLICI
2007 2010 2013 2016 Intervento
€   3.000.000 € 6.575.000 € 3.735.000 € 3.735.000 Ristrutturazione Casinò
€ 13.000.000 (compreso pacheggio) € 16.000.000 (escluso parcheggio) € 16.000.000 (escluso parcheggio) Nuovo Centro Termale realizzato dal privato
€   1.500.000 € 1.500.000 € 1.500.000 € 1.500.000 Ampliamento Istituto Alberghiero
€  1.750.000 € 2.965.000 € 2.965.000 € 2.965.000* Ripristino Grand Hotel (facciate, tetto, messa in sicurezza, adeguamento strutturale)
*€ 410.000 investimento privato.
€ 7.500.000 € 18.650.000 €— € 18.650.000 Ripristino Grand Hotel (seconda fase – finanziamento statale)
€ 3.000.000 Ripristino Grand Hotel (ulteriore lotto)
€  4.000.000 € 4.670.000 € 4.700.000 € 4.700.000 Ripristino Funicolare
€ 500.000 € 500.000 Parco della Vetta
€  5.000.000 € 5.434.000 € 5.434.000 € 5.434.000 Interventi di infrastrutturazione e risanamento Vetta, Aplecchio, Paradiso e Grand Hotel – I Lotto
€  2.500.000 € 2.900.000 € 2.972.000 € 2.972.000 Opere di urbanizzazione primaria e secondaria afferenti agli interventi privati
€ 159.000 € 159.000 Ripristino Grotte del Sogno
€ 1.000.000 Nuovo Centro Termale Sanitario
ALTRI INVESTIMENTI PRIVATI (SOGGETTI DA INDIVIDUARE)
2016 Intervento
€ 2.500.000 Sistemazione e riqualificazione Parcheggio multipiano e Parco abetaia
€19.350.000 Ripristino definitivo Grand Hotel (subordinato alla conclusione della fase 2)
€ 15.550.000 Complesso residenziale e turistico del Paradiso
€ 3.500.000 Recupero Hotel Vetta

Conclusioni

Come abbiamo scritto all’inizio, l’intento era quello di chiarire un po’ la situazione: speriamo di esserci riusciti.

Riteniamo fondamentale che ogni cittadino possa avere la possibilità di informarsi in modo semplice su ciò che accade nel proprio paese. Una buona informazione non è fatta di proclami o di titoli a caratteri cubitali ma nemmeno di vesti stracciate o polemiche a priori. Per questo motivo abbiamo, in questa fase, cercato di limitare al massimo i commenti e le nostre opinioni che, ovviamente, non mancheremo di esprimere in futuro.

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L’Accordo di Programma – Parte 3

Siamo arrivati alla terza parte di questa lunga storia. Prima illustrare le modifiche introdotte dalla Seconda integrazione all’Accordo di Programma (2013) è necessario fare un piccolo passo indietro e riassumere brevemente quanto previsto dalla Prima variante al Piano di Recupero approvata nell’agosto 2010 (il Piano di Recupero risale a dicembre 2007).

Visto che è facile perdersi ecco un piccolo schema

marzo 2007 Accordo di Programma
novembre 2007 Piano di Recupero
agosto 2010 Prima variante al Piano di Recupero
ottobre 2010 Prima integrazione all’Accordo di Programma
marzo 2012 Seconda variante al Piano di Recupero
agosto 2013 Seconda integrazione all’Accordo di Programma
marzo 2016 Terza integrazione all’Accordo di Programma

Prima variante al Piano di Recupero (2010)

La Prima variante al Piano di Recupero si è resa necessaria al fine di rendere attuabile il progetto proposto dall’architetto francese Dominique Perrault vincitore del concorso internazionale di progettazione. In sostanza sono state modificate le altezze massime ammissibili e l’impostazione planivolumetrica del Centro Commerciale Residenziale, passando da una soluzione a piastra a una soluzione a blocchi isolati collegati da percorsi e piazze pubbliche (vedi immagini sotto).

Viene inoltre inserita la possibilità di realizzare il nuovo Hotel Terme all’interno della zona dove è pianificata anche la nuova edificazione commerciale/residenziale e le Nuove Terme – attenzione a non confondere con quelle che poi sono state realizzate – rendendo attuabile la previsione introdotta nella Prima integrazione all’Accordo di Programma (2010). Tale superficie non viene aggiunta come nuova volumetria ma recuperata riducendo le superfici già previste a destinazione commerciale e residenziale.

Questa la situazione prima…

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… e dopo

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Di conseguenza occorre ricalcolare gli oneri di urbanizzazione dovuti, standard urbanistici, aggiornando le scadenze rese superate dal passare del tempo e gli accordi non più coerenti con il rinnovato Accordo di Programma. In particolare:

  • Cambiano gli impegni riguardanti il Casinò e il Teatro del Casinò alla luce dei nuovi finanziamenti regionali e stabilendo la modalità di compartecipazione del privato all’investimento.
  • Si elimina l’impegno all’attivazione del Piano rialzato del Grand Hotel con concessione di nove anni ma assumendo l’impegno (entro quattro mesi) di siglare un accordo per il recupero integrale dell’immobile ai fini turistico-ricettivi (se economicamente fattibile).
  • Si elimina l’impegno del comune ad acquisire il Parcheggio del Centro Termale modificando quindi il prezzo di acquisto del Nuovo Centro Termale. Viene confermato l’uso pubblico del parcheggio che però sarà a pagamento. Si prevede la necessità di stabilire le tariffe applicate dal privato all’interno della promessa di vendita del Nuovo Centro Termale. I parcheggi sono ridimensionati a causa di difficoltà tecniche che non consentono di andare oltre i due piani interrati.
  • Viene meglio specificata la localizzazione della Sala Polifunzionale  di 500 mq nell’ex centro termale (in zona piscina) con realizzazione e gestione a carico del privato e disponibilità gratuita al comune per 50 eventi all’anno.

Seconda variante al Piano di Recupero (2012)

Nel 2012 al fine di accelerare la realizzazione del nuovo Centro Termale si approva un’ulteriore variante al piano di recupero. Dalla relazione al piano di recupero si legge che“L’approfondimento progettuale, condotto in collaborazione con il futuro gestore del centro termale, ha individuato nel complesso esistente, ex “Hotel Terme”, una migliore e più suggestiva localizzazione per l’attività termale, traino di tutta l’operazione di rilancio turistico. La nuova localizzazione, separata fisicamente dal resto degli interventi di riordino urbanistico, rivela come il Nuovo Centro Termale sia immediatamente realizzabile ed urbanisticamente coerente e filologico rispetto al regime delle proprietà (costituirà, assieme a Casinò, Teatro ed al parco esistente, un unico complesso urbano di piena proprietà pubblica).

Nella sostanza quindi la variante determina il parziale abbandono del progetto che ha vinto il concorso internazionale ponendo i presupposti normativi per lo spostamento nel Nuovo Centro Termale nella nuova posizione. Contestualmente si rivede leggermente anche la collocazione del nuovo hotel delle terme, mentre resta di fatto invariata l’impostazione dell’impianto urbanistico del nuovo centro commerciale/residenziale (blocchi isolati con percorsi, piazze e spazi aperti di uso pubblico).

Anche se non particolarmente messo in evidenza si determina l’ampliamento delle funzioni insediabili all’interno dell’area destinata al nuovo centro commerciale/residenziale identificando anche attività sanitarie, parasanitarie e assistenziali. Si determina anche la possibilità che in caso di spostamento degli impianti (silos) della Sanpellegrino SpA che quest’area venga utilizzata per alloggiare superfici del Nuovo Centro Termale o delle destinazioni previste nell’area sottostante (zona commerciale ricettivo residenziale ecc.)

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Seconda integrazione all’Accordo di Programma (2013)

I firmatari rimangono gli stessi.

L’accordo di programma parla di crisi economica mondiale e restrizioni degli investimenti. In questo contesto non è stato possibile rispettare i tempi. Ci si accorda di trovare una soluzione che permetta di realizzare subito il Centro Termale indipendentemente dai restanti interventi privati. La soluzione, invece della costruzione di una nuova struttura, è la ristrutturazione del vecchio Hotel Terme che “garantisce la realizzazione di spazi adeguati rispondenti alle caratteristiche originariamente previste, senza alcuna revisione di prezzo” (€16.000.000).

Procedono i lavori al Teatro del Casinò finanziati al 50% dalla regione con fondi europei e al 50% dal Comune (convezione con il privato che lo gestirà).

Cambia il concetto al Grand Hotel: l’investimento diventa esclusivamente privato da parte di un soggetto da individuare. Dovrà essere inserita clausola di diritto di prelazione per S.P. Resort a condizione che gli interventi nel comparto 1 (centro commerciale/residenziale) siano in corso.

Poche altre novità.

INVESTIMENTI PRIVATI
2007 2010 2013 Intervento
€ 303.000 € 303.000 Ristrutturazione Casinò
€ 16.500.000 € 10.000.000 Ristrutturazione e ampliamento l’Hotel Milano (di proprietà del privato)
€ 30.000.000 € 90.000.000 Nuovo Hotel Terme (di proprietà del privato)
€ 46.000.000 € 50.000.000 Insediamenti vari terziario/commerciale/residenziale  (di proprietà del privato)

Costruzione Ostello studenti (di proprietà del privato) da affittare alla regione

€ 4.000.000 € 4.000.000 Parcheggi in zona Centro Termale (privati ad uso pubblico)
€ 150.000 € 250.000 Ampliamento Istituto Alberghiero (spese tecniche di progettazione e direzione lavori)
€    600.000 € 610.000 Progettazione dell’intervento di consolidamento del Grand Hotel
€ 15.900.000 €22.350.000

+ €2.500.000


(vedi tabella sotto)
Ripristino e riabilitazione del Grand Hotel (subordinato alla conclusione della fase 2 + sistemazione e riqualificazione annessi Parcheggio multipiano e Parco abetaia  
€  2.400.000 € 2.400.000 € 2.400.000 Recupero dell’Hotel Vetta
€ 12.000.000 € 13.000.000 € 13.000.000 Costruzione del complesso residenziale Paradiso/Vetta
€ 50.000       € 50.000 € 50.000 Studio di fattibilità ripristino Funicolare
€ 200.000 € 200.000 Studio di fattibilità recupero Grand Hotel, Parco Abetaia e Parcheggio Multipiano
INVESTIMENTI PUBBLICI
2007 2010 2013 Intervento
€   3.000.000 € 6.575.000 € 6.282.000 Ristrutturazione Casinò
€ 13.000.000 (compreso pacheggio) € 16.000.000 (escluso parcheggio) € 16.000.000 (escluso parcheggio) Nuovo Centro Termale realizzato dal privato
€   1.500.000 € 1.500.000 € 1.500.000 Ampliamento Istituto Alberghiero
€  1.750.000 € 2.965.000 € 2.965.000 Ripristino Grand Hotel (facciate, tetto, messa in sicurezza, adeguamento strutturale)
€ 7.500.000 € 18.650.000
(vedi tabella sotto)
Ripristino Grand Hotel (seconda fase)
€  4.000.000 € 4.670.000 € 4.700.000 Ripristino Funicolare (da reperire)
€ 500.000 Parco della Vetta (da reperire)
€  5.000.000 € 5.434.000 € 5.434.000 Interventi di infrastrutturazione e risanamento Vetta, Aplecchio, Paradiso e Grand Hotel – I Lotto
€  2.500.000 € 2.900.000 € 2.972.000 Opere di urbanizzazione primaria e secondaria afferenti agli interventi privati
€ 159.000 Ripristino Grotte del Sogno
ALTRI INVESTIMENTI PRIVATI (SOGGETTI DA INDIVIDUARE)
2013 Intervento
€ 2.500.000 Sistemazione e riqualificazione Parcheggio multipiano e Parco abetaia
€22.350.000 Ripristino Grand Hotel (seconda fase – da reperire)
€18.650.000 Ripristino definitivo Grand Hotel (subordinato alla conclusione della seconda fase -da reperire)

A presto per la quarta e ultima parte.

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