Resoconto Consiglio Comunale Ottobre 2017

Lunedì 9 ottobre si è tenuto il Consiglio Comunale.

All’ordine del giorno:

  • adesione all’Associazione Lombarda delle piccole comunità con grandi beni culturali
  • due variazioni di bilancio
  • cessione alla società Sviluppo San Pellegrino s.r.l. di Via Taramelli ai fini della permuta con via Mazzoni

Il Sindaco apre con gli auguri al nostro consigliere Fabio Cavagna che da poco è diventato neopapà. Non possiamo che aggiungerci agli auguri!

Successivamente si passa alla trattazione dei punti all’ordine del giorno:

Adesione all’Associazione Lombarda delle piccole comunità con grandi beni culturali

Il consigliere Tassis illustra le finalità dell’associazione, che cerca di creare una rete di piccoli comuni affinché si possa avviare una collaborazione per la valorizzazione dei propri beni culturali.

I costi sono minimi: circa 200€/anno.

Da parte nostra non ci sono osservazioni particolari.

Variazioni di bilancio

Il consigliere Galizzi illustra le varie voci di bilancio.

Nonostante i totali delle variazioni siano importanti (430mila e 700mila euro) non ci sono grossi cambiamenti nelle obiettivi perseguiti dall’amministrazione..

Il consigliere Giupponi chiede alcuni chiarimenti su una maggiore uscita che viene subito spiegata sia dal consigliere Galizzi che dal Sindaco.

Cessione alla società Sviluppo San Pellegrino s.r.l. di Via Taramelli ai fini della permuta con via Mazzoni

Il consigliere Nicolosi illustra la permuta: via Taramelli, ora privata, viene ceduta alla Sviluppo San Pellegrino srl; in cambio via Mazzoni ora privata ad uso pubblico, diventerà pubblica.

Il consigliere Giupponi solleva alcune questioni:

  • non si mette in questione il cambio: di fatto via Mazzoni è pubblica e via Taramelli, o meglio quello che ne rimane, è già privata. In più la cessione di via Taramelli era già inserita negli accordi sottoscritti nel 2007 e già passati in Consiglio Comunale;
  • sarebbe stato meglio procedere con ordine: prima una cosa diventa privata e dopo il privato ci fa quel che vuole, e non viceversa;
  • che senso ha sdemanializzare ufficialmente via Taramelli quando questa praticamente non esiste più?
  • nel piano di recupero si parla, oltre che di via Taramelli, di altre aree (parcheggio di viale della Vittoria, area per la realizzazione della rotatoria in via Tasso, porzione di via f.lli Calvi). Non avrebbe più senso sistemare la situazione una volta per tutte e non procedere a tappare buchi qua e là?
  • sempre nel piano di recupero si parla anche di sdemanializzazione e permuta delle aree intorno al Casinò/Teatro del Casinò con la scaletta nel parco delle Terme/Villa Giuseppina. Anche in questo caso, perché non provvedere con un unico provvedimento?
  • il piano di recupero non è stato aggiornato dopo l’ultima revisione all’accordo di programma e quindi si riferisce a degli accordi che non esistono più. Non è meglio prima aggiornare il piano di recupero e poi procedere alle sdemanializzazioni/permute?

Risponde alle questioni  il Sindaco

  • in teoria le varie sdemanializzazioni/permute avrebbero dovuto essere fatte al termine degli interventi. Tuttavia, per evitare alcune complicazioni, è stato chiesto da parte di S.P. Resort all’Amministrazione di procedere con questa;
  • sulle altre aree, viste le modifiche, conviene aspettare: occorre capire quando gli interventi saranno realizzati e se quello che stato individuato come acquisizione/cessione sarà congruente a quello che è presente negli accordi;
  • per quanto riguarda il parcheggio di viale della Vittoria invece la proprietà è della Sanpellegrino SpA con la quale ci sono in essere altre questioni aperte;
  • sull’aggiornamento del piano di recupero l’amministrazione aspetta una proposta elaborata dall’operatore privato, sulla quale poi si discuterà. L’amministrazione non ha le risorse umane da impiegare in questa attività.

Non ci sono altre osservazioni.

Commento: è vero che in questo consiglio non c’era molta carne al fuoco. Tuttavia il clima è stato sereno e alle nostre osservazioni è stato sempre risposto in modo completo. Bene.

P.S.

Per chi volesse avere un’idea un po’ più precisa delle questioni scambi/cessioni ecco un estratto della tavola che illustra gli accordi ad oggi (ottobre 2017)

Se invece volete approfondire la questione Accordo di Programma ecco i link ai nostri precedenti articoli (serve un po’ di tempo e tanta pazienza):

L’accordo di programma – Parte 1

L’Accordo di Programma – Parte 2

L’Accordo di Programma – Parte 3

Accordo di Programma – Parte 4

 

Resoconto Consiglio Comunale Gennaio 2017

Bilancio e DUP

In apertura viene discussa l’approvazione del Bilancio di previsione 2017 e il Bilancio pluriennale 2017-2019, insieme alle note di aggiornamento del DUP (Documento Unico di Programmazione). Si tratta di documentazione obbligatoria – e a nostro parere fondamentale – che ogni amministrazione deve produrre ed approvare e che permette di strutturare una programmazione su più anni.

La documentazione in merito al Bilancio appare completa e chiara e il Sindaco ringrazia la ragioniera Zuccali che ha sempre assicurato tempi e meticolosità nel proprio lavoro (sottolineatura che anche noi approviamo).

In merito al bilancio di previsione, dopo che ogni assessore e consigliere delegato ha presentato sommariamente il proprio programma per il 2017, solleviamo alcuni quesiti in merito ad alcuni punti non molto chiari, ossia:

  • Dove e in che modo verrà realizzato il Parco turistico alla Vetta (200.000€)?
  • In che modo si spiegano le previsioni di spesa pari a 0 € sulle voci: Cultura e Politiche giovanili?

A queste due questioni non viene data una risposta precisa (video della risposta sul Parco, video della risposta sul bilancio)

Commento: bene l’illustrazione da parte degli assessori e delegati. Rimangono però forti perplessità sulle modalità di programmazione e di previsione. Capiamo che amministrare spesso significa correre dietro le “urgenze” e che quindi ci si trovi costretti a ragionare sempre e solo per il brevissimo periodo. Rimaniamo convinti, però, che su questo fronte si dovrebbe fare di più e che al paese serva anche una visione di medio-lungo periodo.

Ci asteniamo dall’approvazione del Bilancio.

In merito al DUP (che era già stato discusso e contestato in quanto incompleto a Luglio 2016) risolleviamo le questioni già sollevate a luglio e che non sono state risolte: in sostanza il documento programmatico – che ricordiamo è uno dei documenti più importanti per l’amministrazione – è vuoto: poche analisi e previsioni, parti mancanti, paragrafi che spiegano solamente cosa dovrebbero contenere (ma che non c’è). Alleghiamo la dichiarazione.

La risposta è abbastanza piccata ma non entra nel merito (video della risposta sul DUP).

Votiamo contrari.

Oneri di urbanizzazione

Il terzo punto prevedeva una questione piuttosto delicata, ovvero l’adeguamento del contributo di costruzione e l’adeguamento degli oneri di urbanizzazione.

Di fatto chi vorrà costruire una casa nuova a San Pellegrino si troverà delle tassazioni aumentate più del doppio rispetto ai precedenti undici anni. Idem per le ristrutturazioni che rispetto a prima, pur rimanendo a tasso agevolato, registreranno un incremento.

Rispondiamo alla presentazione dell’assessore Nicolosi sollevando alcune questioni. Essendo un po’ articolata alleghiamo la dichiarazione

Ovviamente ci ASTENIAMO dall’approvazione.

Commento: in sostanza gli oneri vengono raddoppiati.
Avremmo potuto, come opposizione, alzare le barricate contro gli aumenti delle tasse. Sarebbe stato più semplice e, sicuramente, “elettoralmente” conveniente.
Abbiamo invece cercato di analizzare la situazione, sollevando sicuramente alcune criticità,  ma cercando di essere il più obiettivi e onesti possibile. Spero che almeno questo ci venga riconosciuto.

IMU, TASI, IRPEF e TARI

A seguire vengono confermate le aliquote IMU, TASI, IRPEF e tariffe TARI per il 2017 (ci Asteniamo).

In merito alla tariffa per i rifiuti chiediamo, vista il non eccelso livello conseguito dall’attuale raccolta differenziata (siamo al 62-63%), di poter valutare  forme diverse di calcolo della tassazione – per esempio non più a metri quadrati ma a peso/sacchetti – che possano incentivare la raccolta differenziata. L’assessore Galizzi risponde che alternative sono già state pensate ma che il calcolo in base ai metri quadrati rimane per loro il più equo perché le altre presentano grossi difetti. La risposta dell’assessore Galizzi è precisa e puntuale e, per vari punti, soddisfacente.

Occupazione aree e spazi pubblici

Punto conclusivo: regolamento del canone di occupazione aree e spazi pubblici.

Osserviamo come questo regolamento, che ha una logica comprensibile, sia – poi in fase di presentazione dei progetti – sempre oggetto di una supervisione da parte della commissione paesaggistica: in pratica anche rispettando tutti i punti del regolamento non è detto che l’installazione sia automaticamente in regola. L’amministrazione conferma la nostra osservazione, ma comunque ci asteniamo dalla votazione.

Commento: finalmente abbiamo sentito la voce di tutti! Si è parlato di contenuti e, almeno con alcuni assessori e consiglieri di maggioranza, si è riusciti ad avviare una discussione seria e costruttiva. E’ un passo avanti. Alla prossima.

 

Resoconto Consiglio Comunale Dicembre 2016

L’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 27/12/2016 era questo

  1. Ratifica variazione al bilancio di previsione 2016/18
  2. Approvazione schema di convenzione progetto “FABER”
  3. Approvazione “Regolamento comunale delle sagre e delle fiere”
  4. Approvazione “Regolamento comunale per la disciplina del commercio su aree pubbliche”
  5. Nostra interrogazione riguardante la formazione delle commissioni comunali
  6. Nostra mozione sullo sviluppo turistico dell’area “Vetta”
  1. Ratifica variazione al bilancio di previsione 2016/18

L’assessore Galizzi illustra le voci principali presenti nella variazione di bilancio. Non abbiamo niente di particolare da segnalare. Il nostro consigliere Cavagna approfitta della variazione di bilancio per chiedere informazioni sull’incendio al tetto del Comune.

NOI: Esprimiamo la nostra approvazione al fatto che i lavori si sono svolti in breve tempo e che non ci sono stati danni irreparabili. Il sindaco Milesi conferma che tutti i costi dovrebbero essere coperti dall’assicurazione.

  1. Approvazione schema di convenzione progetto “FABER”

L’assessore Galizzi illustra lo schema di convenzione del progetto, che, detto molto brevemente ha come obiettivo il coinvolgimento di comuni e cittadini rispetto gli obiettivi di politica energetica sostenibile (il cosiddetto Pacchetto 20-20-20 che ha come obiettivi per il 2020 la riduzione del 20% dei combustibili fossili, la produzione del 20% di energia da fonti rinnovabili e il 20% di riduzione di emissioni di CO2).

Il progetto sta andando per le lunghe ma l’amministrazione ha già effettuato interventi in tal senso.

NOI: Anche se magari sarebbe bello aprire la discussione sulle tipologie di interventi più utili per il raggiungimento degli obiettivi, la nostra posizione non può che essere favorevole.

  1. Approvazione “Regolamento comunale delle sagre e delle fiere”

L’assessore Tassis illustra il regolamento, osservando che si è partiti da una bozza redatta dall’associazione Fontium et Mercatorum per mantenere uniformità con i comuni aderenti, Le linee guida della regione Lombardia illustravano abbastanza precisamente come avrebbe dovuto essere redatto il piano.

Un aspetto critico (per il quale i vari comuni si sono mossi diversamente) è la durata massima delle sagre, che, nel nostro comune, viene fissata a 10 giorni consecutivi (13 nel caso la sagra preveda il coinvolgimento attivo di pubblici esercizi).

NOI: Chiediamo se con “10 giorni consecutivi” si prevede che si possa organizzare sagre che durino molti giorni intermezzati da giorni di pausa. Sottolineiamo che il regolamento è stato pensato anche per mediare tra gli interessi di chi organizza gli eventi e gli interessi degli operatori che hanno un’attività per i quali un alto numero di sagre/feste può rappresentare un problema.

L’assessore Tassis comprende il problema, sottolineando che regolamentare la cosa senza danneggiare nessuno è difficile. Sottolinea anche che il regolamento si applica solamente agli eventi organizzati su suolo pubblico mentre non si applica a quelli organizzati su suolo privato (per esempio l’oratorio).

  1. Approvazione “Regolamento comunale per la disciplina del commercio su aree pubbliche”

L’assessore Tassis illustra il regolamento che, detto in breve, non va a modificare in sostanza la situazione esistente.

  1. Nostra interrogazione riguardante la formazione delle commissioni comunali

Il Sindaco dà la parola al nostro consigliere Giupponi.

NOI: Ci limitiamo a citare lo Statuto del Comune di San Pellegrino Terme e il Regolamento del Consiglio Comunale.

  • Statuto del Comune di San Pellegrino, Art. 9 “Le commissioni consiliari”: “Il Consiglio Comunale può istituire nel suo seno commissioni permanenti, temporanee o speciali. Il Consiglio Comunale altresì, può istituire commissioni assessorili con partecipazione di membri esterni al Consiglio stesso. […]. Il Consiglio Comunale, comunque, è tenuto ad istituire o le commissioni previste dal 1° comma o quelle previste dal 2° comma, o entrambe.”.
  • Regolamento del Consiglio Comunale, Capo IV “Commissioni Permanenti”, Art. 16 “Costituzione”: “Entro 60 giorni dal suo insediamento il Consiglio Comunale delibera la costituzione delle Commissioni Consiliari permanenti […].

Si chiede come mai non siano già state istituite.

Il Sindaco risponde che in passato le commissioni non sono state “esperienze positive” e che si prevede di cambiare statuto e regolamento.

NOI: Ribadiamo che, indipendentemente dalle intenzioni di modifica, in questo momento un regolamento e uno statuto in vigore ci sono già e che vanno rispettati. Inutile lamentarsi della scarsa partecipazione della popolazione e poi non istituire le commissioni consiliari.

Il Sindaco risponde che ne prende atto, che gli atti citati prevedono che le commissioni devono essere istituite e che, visto il nostro comportamento, l’amministrazione farà la scelta di quale tipologia di commissioni istituire.

COMMENTO: speriamo che l’amministrazione decida finalmente di rispettare lo Statuto e il Regolamento del Consiglio Comunale e istituisca le commissioni. Davvero non capiamo in che modo la nostra semplice richiesta di rispettare i regolamenti possa venire intesa come un comportamento irrispettoso.

  1. Nostra mozione sullo sviluppo turistico dell’area “Vetta”

Il Sindaco dà la parola al nostro consigliere Giupponi che illustra la proposta.

NOI: Introduciamo facendo un piccolo riassunto sulla situazione: mancato accordo privato-comune per la cessione delle terme in cambio dell’albergo della Vetta e del Paradiso, tentativo infruttuoso di vendita dell’albergo Vetta, ricerca di un luogo idoneo per le terme curative, recupero della funicolare, intenzione dell’amministrazione di posizionare le terme curative alla Vetta.

Sottolineiamo che non siamo contrari alle terme alla Vetta, tuttavia vi sono alcune criticità e che, soprattutto, è probabile che le sole terme non bastino a risolvere tutti i problemi.

Descriviamo alcune idee, non incompatibili con le intenzioni dell’amministrazione, che potrebbero, secondo noi, contribuire alla risoluzione del problema.

Il documento completo si trova qui

Ribadiamo la nostra disponibilità a sedersi a un tavolo per discutere del problema.

Il sindaco risponde utilizzando toni molto accesi. In realtà, oltre ad attribuirci opinioni che non ci appartengono e che non c’entrano con l’argomento, non entra nel merito delle questioni sollevate. In generale, per il Sindaco le nostre proposte da una parte sono banali/insignificanti ma dall’altra sono già state pensate in precedenza dall’amministrazione.

Il sindaco, in tutto il discorso, non risponde a nessuna delle criticità sottolineate.

Non riassumiamo tutto l’intervento del Sindaco sia per i toni che per gli argomenti non inerenti la mozione. In ogni caso il video completo si trova qui.

NOI: Ribadiamo semplicemente che la nostra proposta non è contraria alle terme curative, ma solamente si voleva ricercare una soluzione ad alcune problematiche del paese.

Il Sindaco mette in votazione la mozione. La maggioranza vota compatta contro.

Peccato: si è persa un’occasione di confronto  costruttivo che, occorre sottolineare, è avvenuto con alcuni consiglieri di maggioranza. Certo, ci sarebbe piaciuto sentire la voce di tutti i consiglieri. Continueremo comunque a cercare un dialogo positivo con la maggioranza, affinché le importanti decisioni che l’amministrazione è chiamata a prendere siano effettivamente le migliori per il nostro paese.


Sottolineatura.

Il sindaco si meraviglia che noi anche solo ipotizziamo la demolizione dell’albergo della Vetta: “se voi ci autorizzate a demolirlo – afferma – lo demoliamo domani mattina, ma dovreste sapere che per la demolizione di una struttura di quel genere vincolata dalla sovrintendenza è evidente che ci vuole qualche autorizzazione di segno diverso”.

Citiamo la Delibera di Consiglio n. 191 del 20/04/2016, pag. 3: “Il competente Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia con nota prot.0017018 – 19.12.2008 ha valutato la non sussistenza dell’interesse culturale escludendolo pertanto dalle disposizioni di tutela di cui alla parte II-titolo I del Decreto Legislativo 42/2004 s.mi.”


In ogni caso abbiamo notato con piacere che c’è stata una buona partecipazione della cittadinanza al consiglio comunale. Auspichiamo che l’interesse per la vita politica del nostro Comune sia sempre maggiore.

Consiglio Comunale 27 Dicembre

Martedì 27 Dicembre ci sarà il Consiglio Comunale.

Nei primi punti all’ordine del giorno, oltre alla solita variazione di bilancio, troviamo l’approvazione il “Regolamento comunale delle sagre e delle fiere” e il “Regolamento comunale per la disciplina del commercio su aree pubbliche“. In particolare il primo è molto importante per un paese, almeno a parole, a vocazione turistica come il nostro.

Interrogazione sulle commissioni

Successivamente ci sarà la risposta del Sindaco alla nostra interrogazione riguardante la formazione delle commissioni comunali. Sono passati più di sei mesi dalle scorse elezioni ma delle commissioni nemmeno l’ombra. Inutile lamentarsi della scarsa partecipazione della cittadinanza alla cosa pubblica e poi non attivare le commissioni.

Mozione ‘Vetta’

Dulcis in fundo, sarà votata la nostra mozione sullo sviluppo turistico dell’area ‘Vetta’. Abbiamo presentato una proposta, con alcune idee secondo noi interessanti, su quello che potrebbe/dovrebbe essere lo sviluppo turistico del luogo. Speriamo si possano discutere serenamente le proposte e di riuscire a collaborare per riuscire a risolvere una situazione che, per svariati motivi, è molto complicata.

Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare!

Clicca qui per scaricare la nostra proposta (circa 3MB)

Sulla Vetta e sulle Terme

Sulla Vetta e sulle Terme

Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale ha individuato la Vetta come area nella quale realizzare il nuovo Centro Termale Sanitario.

Sembra si sia scoperto l’uovo di Colombo in grado di risolvere sia la situazione di stallo a seguito del mancato accordo sulla permuta Albergo Vetta/Villa Giuseppina, sia gli esiti sfavorevoli dei bandi di vendita e di interesse d’acquisto.

Proviamo ad analizzare la situazione valutando i pro e i contro senza farsi trasportare dall’approccio emotivo – positivo o negativo – che l’ipotesi può suscitare in prima battuta.

Partiamo da lontano…

Le Terme Curative sono davvero fondamentali per lo sviluppo turistico di San Pellegrino?

Sicuramente sono una tessera importante del puzzle; ma non sono nemmeno la panacea di tutti i mali come, per esempio, per tanto tempo è stata vista la riapertura del Casinò.

Un paio di numeri: si punta alla presenza annua di 4000 persone per 40.000 prestazioni servite (all’incirca un centinaio di persone al giorno) andando incontro alle esigenze di un bacino d’utenza che copra la provincia dalla Val Brembana fino a Dalmine (Corriere della Sera, 10 febbraio 2016). Il bacino principale, per questo tipo di struttura (come confermano i dati sulle presenze al Centro Termale QC Terme), attinge da un’area strettamente locale e di prossimità.

Ipotizzando che l’80% degli utenti sia residente in provincia di Bergamo, dei circa cento utenti giornalieri solo 20/25 si fermerebbero a soggiornare: sicuramente è un fattore positivo, ma di certo non saranno le Terme Curative a garantire il pieno rilancio delle attività ricettive e del soggiorno di lunga durata.

Come già da tempo indicato, riteniamo necessario operare affinché San Pellegrino e la Valle Brembana più in generale, siano considerate come una vera e propria località meta di vacanze.

Cosa sarebbe ulteriormente utile?

Mostriamo qualche dato preso dal rapporto Impresa Turismo di Unioncamere (dati 2013), analizzando i dati sul turismo di montagna, sul turismo termale e del benessere e sul turismo della natura – segmenti che potrebbero in qualche modo essere intercettati dal sistema Valle Brembana – che potrebbe essere utile alle nostre considerazioni.

Motivazione principale” della vacanza
a seconda della tipologia di turismo

Turisti in montagna Turisti alle terme Turisti nella natura
Riposo 32,5% 41,1% 33,2%
Bellezze naturali 28,4% 14,9% 38,3%
Fare sport 38,8% 10,2% 17,5%
Cosa hai fatto in vacanza?
a seconda della tipologia di turismo:

Turisti in montagna Turisti alle terme Turisti nella natura
Sport 75,5% 43,4% 54,3%
Escursioni 28,9% 25% 47,6%
Shopping 21,9% 17,6% 17,3%
Degustazioni prodotti tipici 23,4% 21,3% 27,3%

In più, il valore di percentuali di pratica dello sport e delle escursioni aumentano considerevolmente se analizzati in rapporto a specifiche nazionalità di provenienza (austriaci, svizzeri, tedeschi) in cui si raggiungono valori vicini all’80%.

Emerge quindi la necessità di integrare l’offerta con investimenti mirati che promuovano la possibilità di praticare attività sportive ed escursionismo in genere e possano diventare occasione per un soggiorno maggiormente prolungato e collegato a un bacino d’utenza più ampio.

Inoltre esiste una specifica nicchia di turismo legata allo sport e all’enogastronomia: ci si muove con il solo motivo di praticare uno sport specifico e gustare della buona e tipica cucina.

L’investimento per lo sviluppo di queste attività ha costi molto bassi o nulli, eppure è un elemento molto apprezzato per il completamento dell’offerta vacanza.

… e arriviamo al punto

Delineato il quadro di partenza facciamo ora delle considerazioni sulla domanda principale.

Cosa pensare sull’ipotesi delle Terme Curative alla Vetta?

In primis occorre capire quali possono essere i vantaggi di questa soluzione rispetto ad una soluzione  in cui le Terme Curative si collochino in una zona centrale del paese.

Dimentichiamo per un attimo:

  • che esista un progetto in corso per la realizzazione della  Funicolare,
  • che la località di arrivo della stessa non offra particolari attrattive
  • che non si sia trovata ad oggi una possibile collocazione delle Terme Curative in zona centrale.

In astratto, quindi, rispetto alla collocazione in centro l’ipotesi della Vetta porterebbe probabilmente svantaggi legati alle seguenti considerazioni:

  • maggiore distanza,
  • difficoltà e costi aggiuntivi per i clienti per poter raggiungere il sito,
  • maggior decentramento rispetto ai servizi ricettivi,
  • maggiori problematiche – anche se non insormontabili – e costi tecnici per dotare la struttura degli adeguati impianti.

Si potrebbe per contro dire che la collocazione risulta più suggestiva, ed è vero.

Tuttavia alle Terme Curative un utente va per necessità, di conseguenza ci va indipendentemente dal fascino della loro posizione. Di contro le Terme Curative alla Vetta potrebbero togliere spazio alle altre attività – anche queste necessarie – che invece necessitano maggiormente di contesti adeguati.

Appare quindi evidente che la collocazione scelta sia un ripiego, necessario, ma comunque un ripiego determinato dalla condizione di non poter fare diversamente. Non che questo sia in assoluto un male perchè è sempre doveroso ragionare con le possibilità che si hanno e cercare di sfruttarle al meglio. L’importante è saperlo.

E la funicolare?

Prendiamo ora in considerazione la situazione di fatto, in cui c’è una Funicolare che sta per essere riattivata a fronte di 4.500.000€ di investimento, con arrivo in un luogo dove non ci sono attrattive in grado di generare flussi tali da rendere l’investimento sostenibile.

Le considerazioni possono assumere contorni diversi non senza determinare criticità da rilevare e valutare:

Le Terme Curative possono, a differenza dell’albergo – a lungo individuato dall’amministrazione come destinazione “inderogabile” – determinare dinamiche diverse e di maggior rilancio e contribuire a generare una buona base di flussi per l’investimento della Funicolare alle seguenti condizioni:

  • lo spazio occupato (alla Vetta gli spazi sono pochi) non deve pregiudicare la possibilità prioritaria di realizzare spazi di servizio aperti al pubblico quali bar/ristorante che sono necessari al supporto dello sviluppo;
  • deve garantirsi (con i problemi e i dubbi che esponiamo di seguito) che, a meno di particolari eccezioni, alle Terme non si possa arrivare in auto. Si vanificherebbe uno dei motivi validi di spostare la struttura alla Vetta (flussi sulla funicolare) e ci si troverebbe costretti alla realizzazione di parcheggi in misura non sostenibile per la valorizzazione dei luoghi e con costi d’investimento ancora maggiori.

Questi due punti dovrebbero essere sufficienti a evitare che le Terme possano soffocare la valorizzazione della Vetta in rapporto alle attività dello sport, dell’escursionismo e del tempo libero che dovrebbero rappresentare la sua naturale e più ovvia vocazione anche e soprattutto per le ragioni citate in premessa. Si ritiene infatti che qualsiasi destinazione dell’area adiacente alla stazione di arrivo non debba essere in contrasto con quel tipo di sviluppo (fino ad oggi troppo sottovalutato).

Altre osservazioni

Tralasciando il problema tecnico dell’approvvigionamento dell’acqua (40 mc/ giorno), probabilmente risolvibile solo con un leggero aggravio di costi, la domanda da porsi è: risulta corretto e lungimirante determinare a carico dei clienti, o meglio dei pazienti – a cui lo stato riconosce delle agevolazioni economiche in virtù della loro patologia – un aggravio di disagi e soprattutto di costi?

Disagi e costi quanto meno riferibili alla difficoltà, per i pazienti di giornata, di trovare parcheggio rapidamente e da lì avere le Terme a portata di mano. Un paziente che deve fare le cure può non avere tempo e voglia di godersi la seppur caratteristica Funicolare perchè quella non è la sua necessità. Volendo invece fare assorbire i costi al gestore si rischia di rendere ancora meno redditizio (e quindi meno appetibile per gli investimenti) l’intero progetto.

Resta il dubbio sull’investimento in cui il pubblico sembra mettere sul piatto risorse e rischi di una certa rilevanza, magari solamente per giustificare la realizzazione di un’opera non ben programmata quale il ripristino della funicolare:

  • 4.500.000€ per la Funicolare,
  • 1.500.000€ investimento pubblico per le Terme
  • 500.000€ valore edificio esistente
  • (indicativamente) 500.000€ costi per il completamento dal privato
  • 6 posti di lavoro ipotizzati (più qualche unità nell’indotto).

E’ lecito pensare che con una parte di quei soldi e dalla vendita di parte dell’area della Funicolare si sarebbe potuto ambire a qualcosa di meglio di Villa Giuseppina, magari nel Grand Hotel o nel Nuovo centro residenziale/commerciale dove, tra l’altro, la destinazione era già stata indicata come compatibile.

Oppure, ancora meglio, nelle vecchie terme perché lì erano e lì potevano restare.

Per quanto riguarda le idee alternative per il rilancio turistico della Vetta ci siamo prodigati per mettere nero su bianco qualche idea realizzabile e dai costi contenuti e abbiamo realizzato un documento – non in contrasto con le Terme Curative, visto che ormai la strada sembra tracciata – che verrà presentato e che speriamo possa essere preso in considerazione dall’attuale amministrazione.

Accordo di Programma – Parte 4

Con questo articolo arriviamo, finalmente, al 2016.

Terza integrazione all’Accordo di Programma (2016)

Troviamo “la presa d’atto, per il Nuovo Centro Termale, del raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’Accordo di Programma anche senza l’acquisizione del complesso edilizio da parte del Comune di San Pellegrino Terme in quanto l’investimento effettuato, totalmente privato, ha già consentito di rendere il Centro Termale un elemento di attrattività del territorio”.

Riassumendo:

  1. Il privato si tiene la proprietà del Nuovo Centro Termale. Non effettuerà gli investimenti alla Vetta e al Paradiso;
  2. Il privato realizzerà il “centro residenziale, ricettivo, commerciale, direzionale, parasanitario e Ostello studenti.”;
    (tuttavia sottolineiamo che, successivamente, viene indica una “eventuale realizzazione dell’Ostello Studenti”)

Il Comune, invece del Centro Termale, rimane con la proprietà del Paradiso, dell’Hotel Vetta e con il finanziamento regionale (€ 8.000.000) che ora verrà utilizzato per

  • recupero della Funicolare e Parco Turistico della Vetta (€ 5.000.000 più € 200.000 del Comune)
  • recupero del Grand Hotel (nuovo lotto da definire, € 3.000.000)   

Sempre il Comune aggiunge un investimento di € 1.000.000 per un nuovo Centro Termale Sanitario (Terme curative)

Il Comune riceve un ulteriore finanziamento statale (fondi CIPE) pari a € 18.650.000 per il recupero del Grand Hotel.

Lo schema diventa quindi:

schema2016

Tuttavia, indicando solamente gli interventi realizzati o quelli già completamente finanziati al momento della stesura dell’accordo, si semplifica molto.

schema2016ridotto

INVESTIMENTI PRIVATI (in milioni di euro)
2007 2010 2013 2016 Intervento
€ 303.000 € 303.000 € 303.000 Ristrutturazione Casinò
€ 16.500.000 € 10.000.000 Ristrutturazione e ampliamento l’Hotel Milano (di proprietà del privato)
€ 30.000.000 € 90.000.000 € 90.000.000 Nuovo Hotel Terme (di proprietà del privato)
€ 46.000.000 € 50.000.000 Insediamenti vari terziario/commerciale/residenziale  (di proprietà del privato)

Costruzione Ostello studenti (di proprietà del privato) da affittare alla regione

€ 4.000.000 € 4.000.000 € 4.000.000 Parcheggi in zona Centro Termale (privati ad uso pubblico)
€ 24.000.000 Nuovo Centro Termale
€ 150.000 € 250.000 € 250.000 Ampliamento Istituto Alberghiero
€    600.000 € 610.000 € 610.000 Progettazione dell’intervento di consolidamento del Grand Hotel
€ 15.900.000 € 22.350.000 Ripristino e riabilitazione del Grand Hotel
2.500.000 —- sistemazione e riqualificazione annessi Parcheggio multipiano e Parco abetaia
€  2.400.000 € 2.400.000 € 2.400.000 Recupero dell’Hotel Vetta
€ 12.000.000 € 13.000.000 € 13.000.000 Costruzione del complesso residenziale Paradiso/Vetta
€ 50.000       € 50.000 € 50.000 € 50.000 Studio di fattibilità ripristino Funicolare
€ 200.000 € 200.000 € 210.000 Studio di fattibilità recupero Grand Hotel e Parcheggio Multipiano
INVESTIMENTI PUBBLICI
2007 2010 2013 2016 Intervento
€   3.000.000 € 6.575.000 € 3.735.000 € 3.735.000 Ristrutturazione Casinò
€ 13.000.000 (compreso pacheggio) € 16.000.000 (escluso parcheggio) € 16.000.000 (escluso parcheggio) Nuovo Centro Termale realizzato dal privato
€   1.500.000 € 1.500.000 € 1.500.000 € 1.500.000 Ampliamento Istituto Alberghiero
€  1.750.000 € 2.965.000 € 2.965.000 € 2.965.000* Ripristino Grand Hotel (facciate, tetto, messa in sicurezza, adeguamento strutturale)
*€ 410.000 investimento privato.
€ 7.500.000 € 18.650.000 €— € 18.650.000 Ripristino Grand Hotel (seconda fase – finanziamento statale)
€ 3.000.000 Ripristino Grand Hotel (ulteriore lotto)
€  4.000.000 € 4.670.000 € 4.700.000 € 4.700.000 Ripristino Funicolare
€ 500.000 € 500.000 Parco della Vetta
€  5.000.000 € 5.434.000 € 5.434.000 € 5.434.000 Interventi di infrastrutturazione e risanamento Vetta, Aplecchio, Paradiso e Grand Hotel – I Lotto
€  2.500.000 € 2.900.000 € 2.972.000 € 2.972.000 Opere di urbanizzazione primaria e secondaria afferenti agli interventi privati
€ 159.000 € 159.000 Ripristino Grotte del Sogno
€ 1.000.000 Nuovo Centro Termale Sanitario
ALTRI INVESTIMENTI PRIVATI (SOGGETTI DA INDIVIDUARE)
2016 Intervento
€ 2.500.000 Sistemazione e riqualificazione Parcheggio multipiano e Parco abetaia
€19.350.000 Ripristino definitivo Grand Hotel (subordinato alla conclusione della fase 2)
€ 15.550.000 Complesso residenziale e turistico del Paradiso
€ 3.500.000 Recupero Hotel Vetta

Conclusioni

Come abbiamo scritto all’inizio, l’intento era quello di chiarire un po’ la situazione: speriamo di esserci riusciti.

Riteniamo fondamentale che ogni cittadino possa avere la possibilità di informarsi in modo semplice su ciò che accade nel proprio paese. Una buona informazione non è fatta di proclami o di titoli a caratteri cubitali ma nemmeno di vesti stracciate o polemiche a priori. Per questo motivo abbiamo, in questa fase, cercato di limitare al massimo i commenti e le nostre opinioni che, ovviamente, non mancheremo di esprimere in futuro.

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L’Accordo di Programma – Parte 3

Siamo arrivati alla terza parte di questa lunga storia. Prima illustrare le modifiche introdotte dalla Seconda integrazione all’Accordo di Programma (2013) è necessario fare un piccolo passo indietro e riassumere brevemente quanto previsto dalla Prima variante al Piano di Recupero approvata nell’agosto 2010 (il Piano di Recupero risale a dicembre 2007).

Visto che è facile perdersi ecco un piccolo schema

marzo 2007 Accordo di Programma
novembre 2007 Piano di Recupero
agosto 2010 Prima variante al Piano di Recupero
ottobre 2010 Prima integrazione all’Accordo di Programma
marzo 2012 Seconda variante al Piano di Recupero
agosto 2013 Seconda integrazione all’Accordo di Programma
marzo 2016 Terza integrazione all’Accordo di Programma

Prima variante al Piano di Recupero (2010)

La Prima variante al Piano di Recupero si è resa necessaria al fine di rendere attuabile il progetto proposto dall’architetto francese Dominique Perrault vincitore del concorso internazionale di progettazione. In sostanza sono state modificate le altezze massime ammissibili e l’impostazione planivolumetrica del Centro Commerciale Residenziale, passando da una soluzione a piastra a una soluzione a blocchi isolati collegati da percorsi e piazze pubbliche (vedi immagini sotto).

Viene inoltre inserita la possibilità di realizzare il nuovo Hotel Terme all’interno della zona dove è pianificata anche la nuova edificazione commerciale/residenziale e le Nuove Terme – attenzione a non confondere con quelle che poi sono state realizzate – rendendo attuabile la previsione introdotta nella Prima integrazione all’Accordo di Programma (2010). Tale superficie non viene aggiunta come nuova volumetria ma recuperata riducendo le superfici già previste a destinazione commerciale e residenziale.

Questa la situazione prima…

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… e dopo

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Di conseguenza occorre ricalcolare gli oneri di urbanizzazione dovuti, standard urbanistici, aggiornando le scadenze rese superate dal passare del tempo e gli accordi non più coerenti con il rinnovato Accordo di Programma. In particolare:

  • Cambiano gli impegni riguardanti il Casinò e il Teatro del Casinò alla luce dei nuovi finanziamenti regionali e stabilendo la modalità di compartecipazione del privato all’investimento.
  • Si elimina l’impegno all’attivazione del Piano rialzato del Grand Hotel con concessione di nove anni ma assumendo l’impegno (entro quattro mesi) di siglare un accordo per il recupero integrale dell’immobile ai fini turistico-ricettivi (se economicamente fattibile).
  • Si elimina l’impegno del comune ad acquisire il Parcheggio del Centro Termale modificando quindi il prezzo di acquisto del Nuovo Centro Termale. Viene confermato l’uso pubblico del parcheggio che però sarà a pagamento. Si prevede la necessità di stabilire le tariffe applicate dal privato all’interno della promessa di vendita del Nuovo Centro Termale. I parcheggi sono ridimensionati a causa di difficoltà tecniche che non consentono di andare oltre i due piani interrati.
  • Viene meglio specificata la localizzazione della Sala Polifunzionale  di 500 mq nell’ex centro termale (in zona piscina) con realizzazione e gestione a carico del privato e disponibilità gratuita al comune per 50 eventi all’anno.

Seconda variante al Piano di Recupero (2012)

Nel 2012 al fine di accelerare la realizzazione del nuovo Centro Termale si approva un’ulteriore variante al piano di recupero. Dalla relazione al piano di recupero si legge che“L’approfondimento progettuale, condotto in collaborazione con il futuro gestore del centro termale, ha individuato nel complesso esistente, ex “Hotel Terme”, una migliore e più suggestiva localizzazione per l’attività termale, traino di tutta l’operazione di rilancio turistico. La nuova localizzazione, separata fisicamente dal resto degli interventi di riordino urbanistico, rivela come il Nuovo Centro Termale sia immediatamente realizzabile ed urbanisticamente coerente e filologico rispetto al regime delle proprietà (costituirà, assieme a Casinò, Teatro ed al parco esistente, un unico complesso urbano di piena proprietà pubblica).

Nella sostanza quindi la variante determina il parziale abbandono del progetto che ha vinto il concorso internazionale ponendo i presupposti normativi per lo spostamento nel Nuovo Centro Termale nella nuova posizione. Contestualmente si rivede leggermente anche la collocazione del nuovo hotel delle terme, mentre resta di fatto invariata l’impostazione dell’impianto urbanistico del nuovo centro commerciale/residenziale (blocchi isolati con percorsi, piazze e spazi aperti di uso pubblico).

Anche se non particolarmente messo in evidenza si determina l’ampliamento delle funzioni insediabili all’interno dell’area destinata al nuovo centro commerciale/residenziale identificando anche attività sanitarie, parasanitarie e assistenziali. Si determina anche la possibilità che in caso di spostamento degli impianti (silos) della Sanpellegrino SpA che quest’area venga utilizzata per alloggiare superfici del Nuovo Centro Termale o delle destinazioni previste nell’area sottostante (zona commerciale ricettivo residenziale ecc.)

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Seconda integrazione all’Accordo di Programma (2013)

I firmatari rimangono gli stessi.

L’accordo di programma parla di crisi economica mondiale e restrizioni degli investimenti. In questo contesto non è stato possibile rispettare i tempi. Ci si accorda di trovare una soluzione che permetta di realizzare subito il Centro Termale indipendentemente dai restanti interventi privati. La soluzione, invece della costruzione di una nuova struttura, è la ristrutturazione del vecchio Hotel Terme che “garantisce la realizzazione di spazi adeguati rispondenti alle caratteristiche originariamente previste, senza alcuna revisione di prezzo” (€16.000.000).

Procedono i lavori al Teatro del Casinò finanziati al 50% dalla regione con fondi europei e al 50% dal Comune (convezione con il privato che lo gestirà).

Cambia il concetto al Grand Hotel: l’investimento diventa esclusivamente privato da parte di un soggetto da individuare. Dovrà essere inserita clausola di diritto di prelazione per S.P. Resort a condizione che gli interventi nel comparto 1 (centro commerciale/residenziale) siano in corso.

Poche altre novità.

INVESTIMENTI PRIVATI
2007 2010 2013 Intervento
€ 303.000 € 303.000 Ristrutturazione Casinò
€ 16.500.000 € 10.000.000 Ristrutturazione e ampliamento l’Hotel Milano (di proprietà del privato)
€ 30.000.000 € 90.000.000 Nuovo Hotel Terme (di proprietà del privato)
€ 46.000.000 € 50.000.000 Insediamenti vari terziario/commerciale/residenziale  (di proprietà del privato)

Costruzione Ostello studenti (di proprietà del privato) da affittare alla regione

€ 4.000.000 € 4.000.000 Parcheggi in zona Centro Termale (privati ad uso pubblico)
€ 150.000 € 250.000 Ampliamento Istituto Alberghiero (spese tecniche di progettazione e direzione lavori)
€    600.000 € 610.000 Progettazione dell’intervento di consolidamento del Grand Hotel
€ 15.900.000 €22.350.000

+ €2.500.000


(vedi tabella sotto)
Ripristino e riabilitazione del Grand Hotel (subordinato alla conclusione della fase 2 + sistemazione e riqualificazione annessi Parcheggio multipiano e Parco abetaia  
€  2.400.000 € 2.400.000 € 2.400.000 Recupero dell’Hotel Vetta
€ 12.000.000 € 13.000.000 € 13.000.000 Costruzione del complesso residenziale Paradiso/Vetta
€ 50.000       € 50.000 € 50.000 Studio di fattibilità ripristino Funicolare
€ 200.000 € 200.000 Studio di fattibilità recupero Grand Hotel, Parco Abetaia e Parcheggio Multipiano
INVESTIMENTI PUBBLICI
2007 2010 2013 Intervento
€   3.000.000 € 6.575.000 € 6.282.000 Ristrutturazione Casinò
€ 13.000.000 (compreso pacheggio) € 16.000.000 (escluso parcheggio) € 16.000.000 (escluso parcheggio) Nuovo Centro Termale realizzato dal privato
€   1.500.000 € 1.500.000 € 1.500.000 Ampliamento Istituto Alberghiero
€  1.750.000 € 2.965.000 € 2.965.000 Ripristino Grand Hotel (facciate, tetto, messa in sicurezza, adeguamento strutturale)
€ 7.500.000 € 18.650.000
(vedi tabella sotto)
Ripristino Grand Hotel (seconda fase)
€  4.000.000 € 4.670.000 € 4.700.000 Ripristino Funicolare (da reperire)
€ 500.000 Parco della Vetta (da reperire)
€  5.000.000 € 5.434.000 € 5.434.000 Interventi di infrastrutturazione e risanamento Vetta, Aplecchio, Paradiso e Grand Hotel – I Lotto
€  2.500.000 € 2.900.000 € 2.972.000 Opere di urbanizzazione primaria e secondaria afferenti agli interventi privati
€ 159.000 Ripristino Grotte del Sogno
ALTRI INVESTIMENTI PRIVATI (SOGGETTI DA INDIVIDUARE)
2013 Intervento
€ 2.500.000 Sistemazione e riqualificazione Parcheggio multipiano e Parco abetaia
€22.350.000 Ripristino Grand Hotel (seconda fase – da reperire)
€18.650.000 Ripristino definitivo Grand Hotel (subordinato alla conclusione della seconda fase -da reperire)

A presto per la quarta e ultima parte.

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Visione a lungo termine

Si indicano qui alcuni punti che non vogliono rappresentare un’effettiva e concreta proposta di programma, ma che desiderano descrivere un  obbiettivo non immediatamente realizzabile, che possa aiutare a tracciare la direzione del futuro cammino, la prospettiva alla quale si vorrebbe tendere, la descrizione di quello che vorremmo essere, nella speranza che passo dopo passo si possa un giorno raggiungere.

In primo luogo, si desidera un paese con un grado di attrattiva elevato, in grado di soddisfare le esigenze dei turisti di oggi mantenendo, però, le specificità del territorio, sia dal punto di vista culturale che ambientale/ecologico. Solo con un approccio di questo tipo i cittadini possono essere beneficiari – e non vittime – dello sviluppo turistico. Uno sviluppo che deve quindi partire necessariamente dalla valorizzazione del territorio, della cultura e delle tradizioni locali, e con la partecipazione fattiva di una larga parte della popolazione che diventa protagonista principale del cambiamento.

Ci si rende conto che questo approccio comprende un radicale cambio di visione di parte della popolazione: se per la maggioranza dei cittadini il turismo si traduce esclusivamente in aumento del traffico, mancanza di parcheggi, perdita di tranquillità, rumore è forse meglio cambiare obiettivo. Nel paese che sogniamo l’intera comunità è coinvolta, direttamente o indirettamente, nello sviluppo turistico e l’impegno di molti è ripagato, oltre che a livello economico, con servizi e vantaggi per tutti.

Da questo punto di vista è necessaria una maggior collaborazione anche con la scuola alberghiera, capace di inserirsi in un percorso a sostegno dei servizi alla persona che offra possibilità di pratica per gli studenti e al tempo stesso un incontro con situazioni necessarie di assistenza. Una scuola che possa investire su San Pellegrino come laboratorio attivo per le esercitazioni turistiche e ricettive, dove gli studenti possano alternare scuola e lavoro direttamente in paese e, dall’altra parte, condividere le nuove competenze necessarie per essere un paese moderno anche dal punto di vista turistico/ricettivo.

Un paese turistico ha anche bisogno di spazi pubblici per manifestazioni, eventi o anche solo per trascorrere del tempo in tranquillità. Alcune soluzioni sono già state proposte nei paragrafi precedenti, altre, magari meno immediate logisticamente, potrebbero essere, per esempio, la riconversione a spazio pubblico da progettare dell’area deposito della Sanpellegrino S.p.A. in Via Pregalleno, la realizzazione di una nuova piscina all’aperto o un intervento radicale in piazzale Dante. Quest’ultimo, sicuramente oneroso e da pianificare nel tempo, sarebbe finalizzato alla realizzazione di uno spazio flessibile coperto con struttura aperta sui lati, utilizzabile alternativamente come area gioco dei bambini – a completamento dei giardini pubblici adiacenti – area feste/manifestazioni, o ulteriore parcheggio aggiuntivo in caso di importanti manifestazioni in altre zone. Le attuali dotazioni di parcheggio dovrebbero essere recuperate in interrato/seminterrato e mediante riassetto di alcune aree al contorno.  L’area consentirebbe di avere uno spazio coperto esterno per lo svago dei bambini nella stagione invernale e per le manifestazioni in caso di maltempo. L’area, rispetto ad altre, presenta i seguenti vantaggi: non è densamente abitata, è vicina a servizi aggiuntivi (campo sportivo, palestra), è posta a poca distanza fra i due principali parcheggi pubblici (multipiano e piazzale Rosmini) e ben collegata ad essi.