Anche il 2018 se ne sta andando e come sempre, oltre agli auguri e ai meritati festeggiamenti, è tempo di bilanci.
opere pubbliche
Resoconto Consiglio Giugno 2018
Lunedì 11 giugno il Consiglio Comunale è stato convocato per discutere quattro punti all’ordine del giorno. Gli argomenti in discussione sono:
- L’approvazione delle modifiche allo statuto della società Val Cavallina S.r.l.
- Ratifica di deliberazione di Giunta Comunale n°44 del 13/04/2018, avente per oggetto una variazione al bilancio di previsione 2018.
- Ratifica di deliberazione di Giunta Comunale n°61 del 25/05/2018, avente per oggetto una variazione al bilancio di previsione 2018.
- Un intervento di sdemanializzazione relativo ad un terreno in Loc. Santa Croce.
Resoconto Consiglio Marzo 2018
Mercoledì 28 marzo il consiglio comunale al completo si è riunito per la prima volta nel nuovo anno. Molti i punti all’ordine del giorno, la maggior parte dei quali riguardano il bilancio economico comunale.
Resoconto Consiglio Dicembre 2017
Giovedì 28/12 c’è stato il Consiglio Comunale, con numerosi punti all’ordine del giorno:
1 – Dimissioni del consigliere Gianluigi Scanzi e surroga del sig. Michele Pesenti
2, 3 – Variazioni di bilancio
4 – Nota di aggiornamento al DUP
5 – Approvazione Bilancio di previsione 2018 e Bilancio pluriennale 2018-2020
6, 7, 8 – Conferme aliquote IMU, TASI e IRPEF
9, 10 – Approvazione Piano Finanziario TARI e modifica Regolamento TARI
11 – Modifica Regolamento Imposta di Soggiorno
12 – Conferma dei valori delle aree edificabili nel territorio comunale
13 – Approvazione Canoni Polizia Idraulica reticolo idrico minore
14 – Variante al PGT per realizzazione nuovo solaio nell’insediamento produttivo in Via Tasso
15 – Prosecuzione del servizio ai cittadini per conto di Enel Distribuzione
16 – Cessione in permuta di reliquati stradali vicini alla nuova strada di Frasnadello
17 – Mozione presentata dal gruppo “Insieme per San Pellegrino”
Resoconto Consiglio Comunale Ottobre 2017
Lunedì 9 ottobre si è tenuto il Consiglio Comunale.
All’ordine del giorno:
- adesione all’Associazione Lombarda delle piccole comunità con grandi beni culturali
- due variazioni di bilancio
- cessione alla società Sviluppo San Pellegrino s.r.l. di Via Taramelli ai fini della permuta con via Mazzoni
Il Sindaco apre con gli auguri al nostro consigliere Fabio Cavagna che da poco è diventato neopapà. Non possiamo che aggiungerci agli auguri!
Successivamente si passa alla trattazione dei punti all’ordine del giorno:
Adesione all’Associazione Lombarda delle piccole comunità con grandi beni culturali
Il consigliere Tassis illustra le finalità dell’associazione, che cerca di creare una rete di piccoli comuni affinché si possa avviare una collaborazione per la valorizzazione dei propri beni culturali.
I costi sono minimi: circa 200€/anno.
Da parte nostra non ci sono osservazioni particolari.
Variazioni di bilancio
Il consigliere Galizzi illustra le varie voci di bilancio.
Nonostante i totali delle variazioni siano importanti (430mila e 700mila euro) non ci sono grossi cambiamenti nelle obiettivi perseguiti dall’amministrazione..
Il consigliere Giupponi chiede alcuni chiarimenti su una maggiore uscita che viene subito spiegata sia dal consigliere Galizzi che dal Sindaco.
Cessione alla società Sviluppo San Pellegrino s.r.l. di Via Taramelli ai fini della permuta con via Mazzoni
Il consigliere Nicolosi illustra la permuta: via Taramelli, ora privata, viene ceduta alla Sviluppo San Pellegrino srl; in cambio via Mazzoni ora privata ad uso pubblico, diventerà pubblica.
Il consigliere Giupponi solleva alcune questioni:
- non si mette in questione il cambio: di fatto via Mazzoni è pubblica e via Taramelli, o meglio quello che ne rimane, è già privata. In più la cessione di via Taramelli era già inserita negli accordi sottoscritti nel 2007 e già passati in Consiglio Comunale;
- sarebbe stato meglio procedere con ordine: prima una cosa diventa privata e dopo il privato ci fa quel che vuole, e non viceversa;
- che senso ha sdemanializzare ufficialmente via Taramelli quando questa praticamente non esiste più?
- nel piano di recupero si parla, oltre che di via Taramelli, di altre aree (parcheggio di viale della Vittoria, area per la realizzazione della rotatoria in via Tasso, porzione di via f.lli Calvi). Non avrebbe più senso sistemare la situazione una volta per tutte e non procedere a tappare buchi qua e là?
- sempre nel piano di recupero si parla anche di sdemanializzazione e permuta delle aree intorno al Casinò/Teatro del Casinò con la scaletta nel parco delle Terme/Villa Giuseppina. Anche in questo caso, perché non provvedere con un unico provvedimento?
- il piano di recupero non è stato aggiornato dopo l’ultima revisione all’accordo di programma e quindi si riferisce a degli accordi che non esistono più. Non è meglio prima aggiornare il piano di recupero e poi procedere alle sdemanializzazioni/permute?
Risponde alle questioni il Sindaco
- in teoria le varie sdemanializzazioni/permute avrebbero dovuto essere fatte al termine degli interventi. Tuttavia, per evitare alcune complicazioni, è stato chiesto da parte di S.P. Resort all’Amministrazione di procedere con questa;
- sulle altre aree, viste le modifiche, conviene aspettare: occorre capire quando gli interventi saranno realizzati e se quello che stato individuato come acquisizione/cessione sarà congruente a quello che è presente negli accordi;
- per quanto riguarda il parcheggio di viale della Vittoria invece la proprietà è della Sanpellegrino SpA con la quale ci sono in essere altre questioni aperte;
- sull’aggiornamento del piano di recupero l’amministrazione aspetta una proposta elaborata dall’operatore privato, sulla quale poi si discuterà. L’amministrazione non ha le risorse umane da impiegare in questa attività.
Non ci sono altre osservazioni.
Commento: è vero che in questo consiglio non c’era molta carne al fuoco. Tuttavia il clima è stato sereno e alle nostre osservazioni è stato sempre risposto in modo completo. Bene.
P.S.
Per chi volesse avere un’idea un po’ più precisa delle questioni scambi/cessioni ecco un estratto della tavola che illustra gli accordi ad oggi (ottobre 2017)
Se invece volete approfondire la questione Accordo di Programma ecco i link ai nostri precedenti articoli (serve un po’ di tempo e tanta pazienza):
Consiglio Comunale 26/1/2017
Giovedì 26/01/2017, alle ore 20:30, si terrà il Consiglio Comunale.
Ordine del Giorno:
- Aggiornamento DUP 2017/19
- Bilancio di previsione 2017 e bilancio pluriennale 2017/19
- Adeguamento oneri di urbanizzazione
- Aliquote Imu, Tasi, Irpef e tariffe Tari
- Regolamento del Canone Occupazione Aree e Spazi pubblici
Come al solito invitiamo alla partecipazione!
Consiglio Comunale 27 Dicembre
Martedì 27 Dicembre ci sarà il Consiglio Comunale.
Nei primi punti all’ordine del giorno, oltre alla solita variazione di bilancio, troviamo l’approvazione il “Regolamento comunale delle sagre e delle fiere” e il “Regolamento comunale per la disciplina del commercio su aree pubbliche“. In particolare il primo è molto importante per un paese, almeno a parole, a vocazione turistica come il nostro.
Interrogazione sulle commissioni
Successivamente ci sarà la risposta del Sindaco alla nostra interrogazione riguardante la formazione delle commissioni comunali. Sono passati più di sei mesi dalle scorse elezioni ma delle commissioni nemmeno l’ombra. Inutile lamentarsi della scarsa partecipazione della cittadinanza alla cosa pubblica e poi non attivare le commissioni.
Mozione ‘Vetta’
Dulcis in fundo, sarà votata la nostra mozione sullo sviluppo turistico dell’area ‘Vetta’. Abbiamo presentato una proposta, con alcune idee secondo noi interessanti, su quello che potrebbe/dovrebbe essere lo sviluppo turistico del luogo. Speriamo si possano discutere serenamente le proposte e di riuscire a collaborare per riuscire a risolvere una situazione che, per svariati motivi, è molto complicata.
Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare!
Clicca qui per scaricare la nostra proposta (circa 3MB)
Sulla Vetta e sulle Terme
Sulla Vetta e sulle Terme
Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale ha individuato la Vetta come area nella quale realizzare il nuovo Centro Termale Sanitario.
Sembra si sia scoperto l’uovo di Colombo in grado di risolvere sia la situazione di stallo a seguito del mancato accordo sulla permuta Albergo Vetta/Villa Giuseppina, sia gli esiti sfavorevoli dei bandi di vendita e di interesse d’acquisto.
Proviamo ad analizzare la situazione valutando i pro e i contro senza farsi trasportare dall’approccio emotivo – positivo o negativo – che l’ipotesi può suscitare in prima battuta.
Partiamo da lontano…
Le Terme Curative sono davvero fondamentali per lo sviluppo turistico di San Pellegrino?
Sicuramente sono una tessera importante del puzzle; ma non sono nemmeno la panacea di tutti i mali come, per esempio, per tanto tempo è stata vista la riapertura del Casinò.
Un paio di numeri: si punta alla presenza annua di 4000 persone per 40.000 prestazioni servite (all’incirca un centinaio di persone al giorno) andando incontro alle esigenze di un bacino d’utenza che copra la provincia dalla Val Brembana fino a Dalmine (Corriere della Sera, 10 febbraio 2016). Il bacino principale, per questo tipo di struttura (come confermano i dati sulle presenze al Centro Termale QC Terme), attinge da un’area strettamente locale e di prossimità.
Ipotizzando che l’80% degli utenti sia residente in provincia di Bergamo, dei circa cento utenti giornalieri solo 20/25 si fermerebbero a soggiornare: sicuramente è un fattore positivo, ma di certo non saranno le Terme Curative a garantire il pieno rilancio delle attività ricettive e del soggiorno di lunga durata.
Come già da tempo indicato, riteniamo necessario operare affinché San Pellegrino e la Valle Brembana più in generale, siano considerate come una vera e propria località meta di vacanze.
Cosa sarebbe ulteriormente utile?
Mostriamo qualche dato preso dal rapporto Impresa Turismo di Unioncamere (dati 2013), analizzando i dati sul turismo di montagna, sul turismo termale e del benessere e sul turismo della natura – segmenti che potrebbero in qualche modo essere intercettati dal sistema Valle Brembana – che potrebbe essere utile alle nostre considerazioni.
“Motivazione principale” della vacanza a seconda della tipologia di turismo
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“Cosa hai fatto in vacanza?” a seconda della tipologia di turismo:
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In più, il valore di percentuali di pratica dello sport e delle escursioni aumentano considerevolmente se analizzati in rapporto a specifiche nazionalità di provenienza (austriaci, svizzeri, tedeschi) in cui si raggiungono valori vicini all’80%.
Emerge quindi la necessità di integrare l’offerta con investimenti mirati che promuovano la possibilità di praticare attività sportive ed escursionismo in genere e possano diventare occasione per un soggiorno maggiormente prolungato e collegato a un bacino d’utenza più ampio.
Inoltre esiste una specifica nicchia di turismo legata allo sport e all’enogastronomia: ci si muove con il solo motivo di praticare uno sport specifico e gustare della buona e tipica cucina.
L’investimento per lo sviluppo di queste attività ha costi molto bassi o nulli, eppure è un elemento molto apprezzato per il completamento dell’offerta vacanza.
… e arriviamo al punto
Delineato il quadro di partenza facciamo ora delle considerazioni sulla domanda principale.
Cosa pensare sull’ipotesi delle Terme Curative alla Vetta?
In primis occorre capire quali possono essere i vantaggi di questa soluzione rispetto ad una soluzione in cui le Terme Curative si collochino in una zona centrale del paese.
Dimentichiamo per un attimo:
- che esista un progetto in corso per la realizzazione della Funicolare,
- che la località di arrivo della stessa non offra particolari attrattive
- che non si sia trovata ad oggi una possibile collocazione delle Terme Curative in zona centrale.
In astratto, quindi, rispetto alla collocazione in centro l’ipotesi della Vetta porterebbe probabilmente svantaggi legati alle seguenti considerazioni:
- maggiore distanza,
- difficoltà e costi aggiuntivi per i clienti per poter raggiungere il sito,
- maggior decentramento rispetto ai servizi ricettivi,
- maggiori problematiche – anche se non insormontabili – e costi tecnici per dotare la struttura degli adeguati impianti.
Si potrebbe per contro dire che la collocazione risulta più suggestiva, ed è vero.
Tuttavia alle Terme Curative un utente va per necessità, di conseguenza ci va indipendentemente dal fascino della loro posizione. Di contro le Terme Curative alla Vetta potrebbero togliere spazio alle altre attività – anche queste necessarie – che invece necessitano maggiormente di contesti adeguati.
Appare quindi evidente che la collocazione scelta sia un ripiego, necessario, ma comunque un ripiego determinato dalla condizione di non poter fare diversamente. Non che questo sia in assoluto un male perchè è sempre doveroso ragionare con le possibilità che si hanno e cercare di sfruttarle al meglio. L’importante è saperlo.
E la funicolare?
Prendiamo ora in considerazione la situazione di fatto, in cui c’è una Funicolare che sta per essere riattivata a fronte di 4.500.000€ di investimento, con arrivo in un luogo dove non ci sono attrattive in grado di generare flussi tali da rendere l’investimento sostenibile.
Le considerazioni possono assumere contorni diversi non senza determinare criticità da rilevare e valutare:
Le Terme Curative possono, a differenza dell’albergo – a lungo individuato dall’amministrazione come destinazione “inderogabile” – determinare dinamiche diverse e di maggior rilancio e contribuire a generare una buona base di flussi per l’investimento della Funicolare alle seguenti condizioni:
- lo spazio occupato (alla Vetta gli spazi sono pochi) non deve pregiudicare la possibilità prioritaria di realizzare spazi di servizio aperti al pubblico quali bar/ristorante che sono necessari al supporto dello sviluppo;
- deve garantirsi (con i problemi e i dubbi che esponiamo di seguito) che, a meno di particolari eccezioni, alle Terme non si possa arrivare in auto. Si vanificherebbe uno dei motivi validi di spostare la struttura alla Vetta (flussi sulla funicolare) e ci si troverebbe costretti alla realizzazione di parcheggi in misura non sostenibile per la valorizzazione dei luoghi e con costi d’investimento ancora maggiori.
Questi due punti dovrebbero essere sufficienti a evitare che le Terme possano soffocare la valorizzazione della Vetta in rapporto alle attività dello sport, dell’escursionismo e del tempo libero che dovrebbero rappresentare la sua naturale e più ovvia vocazione anche e soprattutto per le ragioni citate in premessa. Si ritiene infatti che qualsiasi destinazione dell’area adiacente alla stazione di arrivo non debba essere in contrasto con quel tipo di sviluppo (fino ad oggi troppo sottovalutato).
Altre osservazioni
Tralasciando il problema tecnico dell’approvvigionamento dell’acqua (40 mc/ giorno), probabilmente risolvibile solo con un leggero aggravio di costi, la domanda da porsi è: risulta corretto e lungimirante determinare a carico dei clienti, o meglio dei pazienti – a cui lo stato riconosce delle agevolazioni economiche in virtù della loro patologia – un aggravio di disagi e soprattutto di costi?
Disagi e costi quanto meno riferibili alla difficoltà, per i pazienti di giornata, di trovare parcheggio rapidamente e da lì avere le Terme a portata di mano. Un paziente che deve fare le cure può non avere tempo e voglia di godersi la seppur caratteristica Funicolare perchè quella non è la sua necessità. Volendo invece fare assorbire i costi al gestore si rischia di rendere ancora meno redditizio (e quindi meno appetibile per gli investimenti) l’intero progetto.
Resta il dubbio sull’investimento in cui il pubblico sembra mettere sul piatto risorse e rischi di una certa rilevanza, magari solamente per giustificare la realizzazione di un’opera non ben programmata quale il ripristino della funicolare:
- 4.500.000€ per la Funicolare,
- 1.500.000€ investimento pubblico per le Terme
- 500.000€ valore edificio esistente
- (indicativamente) 500.000€ costi per il completamento dal privato
- 6 posti di lavoro ipotizzati (più qualche unità nell’indotto).
E’ lecito pensare che con una parte di quei soldi e dalla vendita di parte dell’area della Funicolare si sarebbe potuto ambire a qualcosa di meglio di Villa Giuseppina, magari nel Grand Hotel o nel Nuovo centro residenziale/commerciale dove, tra l’altro, la destinazione era già stata indicata come compatibile.
Oppure, ancora meglio, nelle vecchie terme perché lì erano e lì potevano restare.
Per quanto riguarda le idee alternative per il rilancio turistico della Vetta ci siamo prodigati per mettere nero su bianco qualche idea realizzabile e dai costi contenuti e abbiamo realizzato un documento – non in contrasto con le Terme Curative, visto che ormai la strada sembra tracciata – che verrà presentato e che speriamo possa essere preso in considerazione dall’attuale amministrazione.
Urbanistica, Viabilità e Opere Pubbliche
Un territorio che ambisce ad un importante sviluppo in chiave turistica deve, più di altri, preservare e valorizzare i suoi caratteri distintivi. E’ per questo che si ritiene non sia positivo il “fare molto” ma lo sia invece “il fare con cura”, soprattutto nell’ambito delle trasformazioni del territorio, dove gli errori possono rivelarsi difficilmente reversibili. Di seguito quindi alcuni temi che non a caso riguardano prevalentemente il recupero e la valorizzazione dell’esistente.
- Favorire il recupero della area ex-FIR valutando la possibilità – previa valutazione della sostenibilità urbanistica – delle eventuali proposte dei privati proprietari di estendere le destinazioni d’uso alternative o compatibili a quella esclusivamente produttiva attualmente prevista dal PGT. Il mantenimento di aree produttive è necessario per lo sviluppo di attività in grado di generare occupazione ma, soprattutto in questo periodo, la mera previsione urbanistica non è sufficiente all’insediamento effettivo di attività, così come non solo l’industria e l’artigianato possono generare occupazione. Da valutare peraltro l’idoneità ad oggi dell’insediamento di determinate attività produttive in un contesto prevalentemente residenziale.
- Effettuare una valorizzazione funzionale del Centro Civico mediante un intervento di ristrutturazione radicale, quindi anche attraverso importanti integrazioni al progetto definitivo di riqualificazione approvato dalla giunta uscente. Le nuove destinazioni, eventualmente operando una riorganizzazione di altri spazi pubblici, saranno da scegliersi fra le seguenti: attività ludico/ricreative/culturali per l’infanzia al coperto, spazi a disposizione dell’associazionismo locale, spazi per progetti di telelavoro/coworking.
- Realizzare una sala polifunzionale pubblica adeguatamente dimensionata e strutturata. Si ritiene, in linea con le previsioni del vigente Piano dei Servizi, di indirizzare le energie all’acquisto e ristrutturazione dell’ex cinema Eden, valutando preventivamente con attenzione costi, effettive potenzialità e vincoli urbanistici: è più opportuno privilegiare la riqualificazione di un immobile esistente in zona centrale in avanzato stato di degrado ed idoneo, per posizione, anche ad essere convenzionato per eventuali attività della scuola alberghiera. Prendendo atto che è prevista all’interno dell’Accordo di Programma la realizzazione di spazi per attività culturali, ricreative e di pubblico spettacolo (500 mq), realizzati a cura e spese dei soggetti attuatori all’interno del preesistente Centro Termale, si potrebbero conseguentemente valutare anche nuove intese a riguardo.
- Ridefinire la struttura dei parcheggi in centro e periferia in un’ottica di maggiore flessibilità anche in funzione delle esigenze turistiche del paese. In particolare si ravvisa la necessità di creazione/individuazione di parcheggi attrezzati per le seguenti soste:
- Camper: realizzare qualche piazzola di parcheggio attrezzata con impianto elettrico e zona scarico liquami, servizi a pagamento, gestiti mediante estensione delle convenzioni in essere per le altre strutture di sosta. Da valutare la posizione: per esempio si potrebbe adattare il parcheggio in Via Partigiani o realizzare un nuovo parcheggio come previsto dal P.G.T. in zona piscina.
- Autobus: identificare e organizzare una zona idonea e dedicata alla sosta di mezzi a servizio di comitive turistiche. La più idonea localizzazione dovrà essere successivamente individuata, considerando anche la riorganizzazione delle altre attività presenti su alcune aree disponibili (mercato, feste, scuola guida), che ne determinano una disponibilità parzializzata.
- Moto: si rileva l’esigenza di organizzare meglio le aree di sosta dedicate, sopratutto in zona centro, essendo San Pellegrino meta di diversi motociclisti in transito verso l’Alta Valle e i relativi passi.
- Sperimentare gradualmente e con costante monitoraggio dei risultati – anche di concerto con operatori e cittadini – la limitazione del traffico lungo viale Papa Giovanni XXIII (tratto da Via Matteotti al Municipio) anche solo in modalità Z.T.L.: autobus, carico e scarico, residenti, disabili, clienti verso alberghi. Per esempio, l’obiettivo da raggiungere potrebbe essere quello di una chiusura serale giornaliera dalle ore 20:30 alle ore 24:00 da estendersi ulteriormente al sabato pomeriggio dopo le 15:00 e la domenica per tutta la giornata. In caso di manifestazioni specifiche si potranno comunque adottare, se necessario, ulteriori limitazioni. La misura viene proposta anche al fine di evitare che la realizzazione del nuovo centro commerciale/residenziale possa portare ad una progressiva perdita di rilevanza del viale.
- Pur auspicando che proponendo l’iniziativa Pedibus si riduca l’uso dell’auto in alcuni orari, a seguito del completamento della viabilità alternativa per Frasnadello valutare la creazione di sensi unici/limitazioni di transito lungo Viale Vittorio Veneto in corrispondenza delle scuole, anche con dissuasori mobili automatici che consentano la variazione della viabilità solo a limitate fasce orarie (ingresso/uscita studenti).
- Realizzare un parco pubblico attrezzato a Santa Croce per bambini e ragazzi nell’area già individuata dal P.G.T. (località Tagliate).
- Rimuovere la barriera architettonica di accesso al Ponte Vecchio rappresentata dai gradini lato Via Aldo Moro mediante la realizzazione di una breve passerella laterale con struttura leggera, non invasiva, compatibilmente con le prescrizioni derivanti da vincoli culturali e paesaggistici.
- Programmare un’attività di prevenzione del dissesto idrogeologico con particolare riferimento al monitoraggio periodico e preventivo delle zone a rischio crolli, per poter pianificare e realizzare per tempo eventuali opere di messa in sicurezza.
- Procedere con adeguamento degli oneri di urbanizzazione triennale previsto dalla vigente normativa valutando in particolare l’effettiva congruità degli importi applicabili alle nuove costruzioni e agli ambiti di trasformazione in relazione all’effettivo costo delle previsioni del piano dei servizi. Prevedere nel contempo riduzioni degli oneri per interventi di edilizia bioclimatica e a risparmio energetico (facoltà introdotta dalla l.r. 12/05) solo negli interventi di ristrutturazione, in modo da favorire il recupero di edifici esistenti, anche come prima misura per favorire l’accesso alla prima casa per i giovani.