La gestione del Casinò

Qualche tempo fa ci siamo accorti dell’avanzato stato di degrado del Parco del Casinò per il quale, negli anni precedenti, è stato effettuato un intervento di riqualificazione con una spesa di circa 250.000€ di soldi pubblici.

Per vedere a chi spettasse la manutenzione del parco abbiamo richiesto la convenzione per la gestione del Casinò.

La risposta ci ha lasciato esterrefatti: la convenzione dal 2013 è in corso di revisione e non è ancora stata sottoscritta.

Abbiamo quindi chiesto al Sindaco con quale titolo la società S.P. Resort gestisca il casinò, come mai la convenzione non è stata sottoscritta, cosa ha fatto l’amministrazione per superare questa situazione e, alla fine, a chi spetta la manutenzione del parco?

Passato un mese il Sindaco ci risponde:

  • il 7 aprile 2017 è stato approvato in Giunta il testo definitivo della concessione
    (che comunque non è stata sottoscritta dal privato)
  • la nuova convenzione sarà sottoscritta nelle prossime settimane
    (dal 2013, proprio ora… che coincidenza)
  • la struttura è comunque gestita dalla SP Resort nel rispetto dei contenuti della convenzione da sottoscrivere
  • la manutenzione spetta alla SP Resort (che quindi non rispetta l’accordo)
  • il comune ha rappresentato più volte verbalmente la necessità di effettuare la manutenzione (verbalmente?)

Dal nostro punto di vista la situazione è grave sia per la società SP Resort che a tutt’oggi, senza motivazioni, non ha sottoscritto la convenzione, ma soprattutto per quanto riguarda l’amministrazione che non adotta i provvedimenti necessari per la tutela dell’interesse pubblico:
“gliel’abbiamo detto” non è sufficiente!

Confidiamo che la questione si possa risolvere.

Anche visto che, parallelamente alle nostre sollecitazioni, a detta del Sindaco, la situazione si sta già muovendo.

L’Accordo di Programma – Parte 3

Siamo arrivati alla terza parte di questa lunga storia. Prima illustrare le modifiche introdotte dalla Seconda integrazione all’Accordo di Programma (2013) è necessario fare un piccolo passo indietro e riassumere brevemente quanto previsto dalla Prima variante al Piano di Recupero approvata nell’agosto 2010 (il Piano di Recupero risale a dicembre 2007).

Visto che è facile perdersi ecco un piccolo schema

marzo 2007 Accordo di Programma
novembre 2007 Piano di Recupero
agosto 2010 Prima variante al Piano di Recupero
ottobre 2010 Prima integrazione all’Accordo di Programma
marzo 2012 Seconda variante al Piano di Recupero
agosto 2013 Seconda integrazione all’Accordo di Programma
marzo 2016 Terza integrazione all’Accordo di Programma

Prima variante al Piano di Recupero (2010)

La Prima variante al Piano di Recupero si è resa necessaria al fine di rendere attuabile il progetto proposto dall’architetto francese Dominique Perrault vincitore del concorso internazionale di progettazione. In sostanza sono state modificate le altezze massime ammissibili e l’impostazione planivolumetrica del Centro Commerciale Residenziale, passando da una soluzione a piastra a una soluzione a blocchi isolati collegati da percorsi e piazze pubbliche (vedi immagini sotto).

Viene inoltre inserita la possibilità di realizzare il nuovo Hotel Terme all’interno della zona dove è pianificata anche la nuova edificazione commerciale/residenziale e le Nuove Terme – attenzione a non confondere con quelle che poi sono state realizzate – rendendo attuabile la previsione introdotta nella Prima integrazione all’Accordo di Programma (2010). Tale superficie non viene aggiunta come nuova volumetria ma recuperata riducendo le superfici già previste a destinazione commerciale e residenziale.

Questa la situazione prima…

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… e dopo

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Di conseguenza occorre ricalcolare gli oneri di urbanizzazione dovuti, standard urbanistici, aggiornando le scadenze rese superate dal passare del tempo e gli accordi non più coerenti con il rinnovato Accordo di Programma. In particolare:

  • Cambiano gli impegni riguardanti il Casinò e il Teatro del Casinò alla luce dei nuovi finanziamenti regionali e stabilendo la modalità di compartecipazione del privato all’investimento.
  • Si elimina l’impegno all’attivazione del Piano rialzato del Grand Hotel con concessione di nove anni ma assumendo l’impegno (entro quattro mesi) di siglare un accordo per il recupero integrale dell’immobile ai fini turistico-ricettivi (se economicamente fattibile).
  • Si elimina l’impegno del comune ad acquisire il Parcheggio del Centro Termale modificando quindi il prezzo di acquisto del Nuovo Centro Termale. Viene confermato l’uso pubblico del parcheggio che però sarà a pagamento. Si prevede la necessità di stabilire le tariffe applicate dal privato all’interno della promessa di vendita del Nuovo Centro Termale. I parcheggi sono ridimensionati a causa di difficoltà tecniche che non consentono di andare oltre i due piani interrati.
  • Viene meglio specificata la localizzazione della Sala Polifunzionale  di 500 mq nell’ex centro termale (in zona piscina) con realizzazione e gestione a carico del privato e disponibilità gratuita al comune per 50 eventi all’anno.

Seconda variante al Piano di Recupero (2012)

Nel 2012 al fine di accelerare la realizzazione del nuovo Centro Termale si approva un’ulteriore variante al piano di recupero. Dalla relazione al piano di recupero si legge che“L’approfondimento progettuale, condotto in collaborazione con il futuro gestore del centro termale, ha individuato nel complesso esistente, ex “Hotel Terme”, una migliore e più suggestiva localizzazione per l’attività termale, traino di tutta l’operazione di rilancio turistico. La nuova localizzazione, separata fisicamente dal resto degli interventi di riordino urbanistico, rivela come il Nuovo Centro Termale sia immediatamente realizzabile ed urbanisticamente coerente e filologico rispetto al regime delle proprietà (costituirà, assieme a Casinò, Teatro ed al parco esistente, un unico complesso urbano di piena proprietà pubblica).

Nella sostanza quindi la variante determina il parziale abbandono del progetto che ha vinto il concorso internazionale ponendo i presupposti normativi per lo spostamento nel Nuovo Centro Termale nella nuova posizione. Contestualmente si rivede leggermente anche la collocazione del nuovo hotel delle terme, mentre resta di fatto invariata l’impostazione dell’impianto urbanistico del nuovo centro commerciale/residenziale (blocchi isolati con percorsi, piazze e spazi aperti di uso pubblico).

Anche se non particolarmente messo in evidenza si determina l’ampliamento delle funzioni insediabili all’interno dell’area destinata al nuovo centro commerciale/residenziale identificando anche attività sanitarie, parasanitarie e assistenziali. Si determina anche la possibilità che in caso di spostamento degli impianti (silos) della Sanpellegrino SpA che quest’area venga utilizzata per alloggiare superfici del Nuovo Centro Termale o delle destinazioni previste nell’area sottostante (zona commerciale ricettivo residenziale ecc.)

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Seconda integrazione all’Accordo di Programma (2013)

I firmatari rimangono gli stessi.

L’accordo di programma parla di crisi economica mondiale e restrizioni degli investimenti. In questo contesto non è stato possibile rispettare i tempi. Ci si accorda di trovare una soluzione che permetta di realizzare subito il Centro Termale indipendentemente dai restanti interventi privati. La soluzione, invece della costruzione di una nuova struttura, è la ristrutturazione del vecchio Hotel Terme che “garantisce la realizzazione di spazi adeguati rispondenti alle caratteristiche originariamente previste, senza alcuna revisione di prezzo” (€16.000.000).

Procedono i lavori al Teatro del Casinò finanziati al 50% dalla regione con fondi europei e al 50% dal Comune (convezione con il privato che lo gestirà).

Cambia il concetto al Grand Hotel: l’investimento diventa esclusivamente privato da parte di un soggetto da individuare. Dovrà essere inserita clausola di diritto di prelazione per S.P. Resort a condizione che gli interventi nel comparto 1 (centro commerciale/residenziale) siano in corso.

Poche altre novità.

INVESTIMENTI PRIVATI
2007 2010 2013 Intervento
€ 303.000 € 303.000 Ristrutturazione Casinò
€ 16.500.000 € 10.000.000 Ristrutturazione e ampliamento l’Hotel Milano (di proprietà del privato)
€ 30.000.000 € 90.000.000 Nuovo Hotel Terme (di proprietà del privato)
€ 46.000.000 € 50.000.000 Insediamenti vari terziario/commerciale/residenziale  (di proprietà del privato)

Costruzione Ostello studenti (di proprietà del privato) da affittare alla regione

€ 4.000.000 € 4.000.000 Parcheggi in zona Centro Termale (privati ad uso pubblico)
€ 150.000 € 250.000 Ampliamento Istituto Alberghiero (spese tecniche di progettazione e direzione lavori)
€    600.000 € 610.000 Progettazione dell’intervento di consolidamento del Grand Hotel
€ 15.900.000 €22.350.000

+ €2.500.000


(vedi tabella sotto)
Ripristino e riabilitazione del Grand Hotel (subordinato alla conclusione della fase 2 + sistemazione e riqualificazione annessi Parcheggio multipiano e Parco abetaia  
€  2.400.000 € 2.400.000 € 2.400.000 Recupero dell’Hotel Vetta
€ 12.000.000 € 13.000.000 € 13.000.000 Costruzione del complesso residenziale Paradiso/Vetta
€ 50.000       € 50.000 € 50.000 Studio di fattibilità ripristino Funicolare
€ 200.000 € 200.000 Studio di fattibilità recupero Grand Hotel, Parco Abetaia e Parcheggio Multipiano
INVESTIMENTI PUBBLICI
2007 2010 2013 Intervento
€   3.000.000 € 6.575.000 € 6.282.000 Ristrutturazione Casinò
€ 13.000.000 (compreso pacheggio) € 16.000.000 (escluso parcheggio) € 16.000.000 (escluso parcheggio) Nuovo Centro Termale realizzato dal privato
€   1.500.000 € 1.500.000 € 1.500.000 Ampliamento Istituto Alberghiero
€  1.750.000 € 2.965.000 € 2.965.000 Ripristino Grand Hotel (facciate, tetto, messa in sicurezza, adeguamento strutturale)
€ 7.500.000 € 18.650.000
(vedi tabella sotto)
Ripristino Grand Hotel (seconda fase)
€  4.000.000 € 4.670.000 € 4.700.000 Ripristino Funicolare (da reperire)
€ 500.000 Parco della Vetta (da reperire)
€  5.000.000 € 5.434.000 € 5.434.000 Interventi di infrastrutturazione e risanamento Vetta, Aplecchio, Paradiso e Grand Hotel – I Lotto
€  2.500.000 € 2.900.000 € 2.972.000 Opere di urbanizzazione primaria e secondaria afferenti agli interventi privati
€ 159.000 Ripristino Grotte del Sogno
ALTRI INVESTIMENTI PRIVATI (SOGGETTI DA INDIVIDUARE)
2013 Intervento
€ 2.500.000 Sistemazione e riqualificazione Parcheggio multipiano e Parco abetaia
€22.350.000 Ripristino Grand Hotel (seconda fase – da reperire)
€18.650.000 Ripristino definitivo Grand Hotel (subordinato alla conclusione della seconda fase -da reperire)

A presto per la quarta e ultima parte.

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Urbanistica, Viabilità e Opere Pubbliche

Un territorio che ambisce ad un importante sviluppo in chiave turistica deve, più di altri, preservare e valorizzare i suoi caratteri distintivi. E’ per questo che si ritiene non sia positivo il “fare molto” ma lo sia invece “il fare con cura”, soprattutto nell’ambito delle trasformazioni del territorio, dove gli errori possono rivelarsi difficilmente reversibili. Di seguito quindi alcuni temi che non a caso riguardano prevalentemente il recupero e la valorizzazione dell’esistente.

  1. Favorire il recupero della area ex-FIR valutando la possibilità – previa valutazione della sostenibilità urbanistica – delle eventuali proposte dei privati proprietari di estendere le destinazioni d’uso alternative o compatibili a quella esclusivamente produttiva attualmente prevista dal PGT. Il mantenimento di aree produttive è necessario per lo sviluppo di attività in grado di generare occupazione ma, soprattutto in questo periodo, la mera previsione urbanistica non è sufficiente all’insediamento effettivo di attività, così come non solo l’industria e l’artigianato possono generare occupazione. Da valutare peraltro l’idoneità ad oggi dell’insediamento di determinate attività produttive in un contesto prevalentemente residenziale.
  2. Effettuare una valorizzazione funzionale  del Centro Civico mediante un intervento di ristrutturazione radicale, quindi anche attraverso importanti integrazioni al progetto definitivo di riqualificazione approvato dalla giunta uscente. Le nuove destinazioni, eventualmente operando una riorganizzazione di altri spazi pubblici, saranno da scegliersi fra le seguenti: attività ludico/ricreative/culturali per l’infanzia al coperto, spazi a disposizione dell’associazionismo locale, spazi per progetti di telelavoro/coworking.
  3. Realizzare una sala polifunzionale pubblica adeguatamente dimensionata e strutturata. Si ritiene, in linea con le previsioni del vigente Piano dei Servizi, di indirizzare le energie all’acquisto e ristrutturazione dell’ex cinema Eden, valutando preventivamente con attenzione costi, effettive potenzialità e vincoli urbanistici: è più opportuno privilegiare la riqualificazione di un immobile esistente in zona centrale in avanzato stato di degrado ed idoneo, per posizione, anche ad essere convenzionato per eventuali attività della scuola alberghiera. Prendendo atto che è prevista all’interno dell’Accordo di Programma la realizzazione di spazi per attività culturali, ricreative e di pubblico spettacolo (500 mq), realizzati a cura e spese dei soggetti attuatori all’interno del preesistente Centro Termale, si potrebbero conseguentemente valutare anche nuove intese a riguardo.
  4. Ridefinire la struttura dei parcheggi in centro e periferia in un’ottica di maggiore flessibilità anche in funzione delle esigenze turistiche del paese. In particolare si ravvisa la necessità di creazione/individuazione di parcheggi attrezzati per le seguenti soste:
  • Camper: realizzare qualche piazzola di parcheggio attrezzata con impianto elettrico e zona scarico liquami, servizi a pagamento, gestiti mediante estensione delle convenzioni in essere per le altre strutture di sosta. Da valutare la posizione: per esempio si potrebbe adattare il parcheggio in Via Partigiani o realizzare un nuovo parcheggio come previsto dal P.G.T. in zona piscina.
  • Autobus: identificare e organizzare una zona idonea e dedicata alla sosta di mezzi a servizio di comitive turistiche. La più idonea localizzazione dovrà essere successivamente individuata, considerando anche la riorganizzazione delle altre attività presenti su alcune aree disponibili (mercato, feste, scuola guida), che ne determinano una disponibilità parzializzata.
  • Moto: si rileva l’esigenza di organizzare meglio le aree di sosta dedicate, sopratutto in zona centro, essendo San Pellegrino meta di diversi motociclisti in transito verso l’Alta Valle e i relativi passi.

 

  1. Sperimentare gradualmente e con costante monitoraggio dei risultati – anche di concerto con operatori e cittadini – la limitazione del traffico lungo viale Papa Giovanni XXIII (tratto da Via Matteotti al Municipio) anche solo in modalità Z.T.L.: autobus, carico e scarico, residenti, disabili, clienti verso alberghi. Per esempio, l’obiettivo da raggiungere potrebbe essere quello di una chiusura serale giornaliera dalle ore 20:30 alle ore 24:00 da estendersi ulteriormente al sabato pomeriggio dopo le 15:00 e la domenica per tutta la giornata. In caso di manifestazioni specifiche si potranno comunque adottare, se necessario, ulteriori limitazioni. La misura viene proposta anche al fine di evitare che la realizzazione del nuovo centro commerciale/residenziale possa portare ad una progressiva perdita di rilevanza del viale.
  2. Pur auspicando che proponendo l’iniziativa Pedibus si riduca l’uso dell’auto in alcuni orari, a seguito del completamento della viabilità alternativa per Frasnadello valutare la creazione di sensi unici/limitazioni di transito lungo Viale Vittorio Veneto in corrispondenza delle scuole, anche con dissuasori mobili automatici che consentano la variazione della viabilità solo a limitate fasce orarie (ingresso/uscita studenti).
  1. Realizzare un parco pubblico attrezzato a Santa Croce per bambini e ragazzi nell’area già individuata dal P.G.T. (località Tagliate).
  2. Rimuovere la barriera architettonica di accesso al Ponte Vecchio rappresentata dai gradini lato Via Aldo Moro mediante la realizzazione di una breve passerella laterale con struttura leggera, non invasiva, compatibilmente con le prescrizioni derivanti da vincoli culturali e paesaggistici.
  3. Programmare un’attività di prevenzione del dissesto idrogeologico con particolare riferimento al monitoraggio periodico e preventivo delle zone a rischio crolli, per poter pianificare e realizzare per tempo eventuali opere di messa in sicurezza.
  4. Procedere con adeguamento degli oneri di urbanizzazione triennale previsto dalla vigente normativa valutando in particolare l’effettiva congruità degli importi applicabili alle nuove costruzioni e agli ambiti di trasformazione in relazione all’effettivo costo delle previsioni del piano dei servizi. Prevedere nel contempo riduzioni degli oneri per interventi di edilizia bioclimatica e a risparmio energetico (facoltà introdotta dalla l.r. 12/05) solo negli interventi  di ristrutturazione, in modo da favorire il recupero di edifici esistenti,  anche come prima misura per favorire l’accesso alla prima casa per i giovani.

Servizi e spazi turistici

Ai fini di una efficace gestione e promozione turistica, appare indispensabile creare un’apposita società a partecipazione pubblica-privata con personale formato e competente, che presieda alla elaborazione delle strategie e alla gestione dell’offerta turistica.

Nonostante San Pellegrino sia immersa nel verde è difficile trovare aree verdi attrezzate o spazi naturali per il relax. La situazione è migliorata con l’apertura al pubblico del parco del Grand Hotel e, si spera, possa ancora migliorare con la realizzazione delle opere comprese nell’Accordo di Programma. Ad oggi, tuttavia, sono praticamente inesistenti gli spazi attrezzati e aree picnic e molte zone andrebbero ripensate. A tal proposito:

  1. Si possono identificare molte aree (pubbliche ma anche private ad uso pubblico) che potrebbero essere sviluppate, sparse in varie zone del paese: il prato di Pernazzaro, alla Vetta, sul fiume Brembo nei pressi del Ponte Vecchio, lungo la valle del Boione, in zona della Baita degli Alpini, in località Piano, in zona Paradiso, in zona Percorso Vita.
  2. Ideale sarebbe poi creare la figura del gestore dei parchi, per la supervisione ed il rispetto delle norme civiche sia nei parchi che sulla pista ciclabile.
  3. Il Percorso Vita necessita di un ampio progetto di recupero e di manutenzione, che comprenda anche l’area verde circostante, in modo da rendere la risorsa utilizzabile tutto l’anno da più fasce di popolazione. Sarebbe necessario illuminare alcuni tratti, inserire il percorso in un progetto educativo-ambientale e  attrezzare zone per il pic-nic .
  4. La pista ciclopedonale è da valorizzare con un’adeguata segnaletica, creando interconnessioni a punti di interesse turistico-ricreativo e inserendo zone attrezzate lungo il percorso. Altro intervento possibile è la creazione di un idoneo collegamento fra l’abitato di Ruspino e la pista ciclabile rivedendo le modalità di accesso al ponte di ferro. In vari punti, poi, occorre intervenire per evitare il più possibile zone di pericolo data la promiscuità tra la pista ciclabile e la sede stradale (vedi tratto di Pregalleno). L’intervento tuttavia con maggiori effetti sarebbe quello di strutturare un punto di noleggio bici/rollerblade, ben attrezzato anche per le esigenze delle famiglie (ideale sarebbe presso ex stazione ferroviaria di piazza Rosmini). La struttura potrebbe anche gestire, lungo il percorso, dei Punti Meccanico, che rendono disponibile l’attrezzatura di base per le operazioni più comuni di riparazione delle biciclette (forature, problemi alla catena, ecc.) o anche l’assistenza a chiamata.
  5. Pensare nuove passeggiate, pianeggianti e accessibili a tutti, in altre zone del paese, magari nelle stesse zone dove sono previste, nel Piano di Recupero, nuove strutture turistiche. In zona Vetta si potrebbe perfezionare e attrezzare un percorso ad anello (già esistente) che, partendo dalla Vetta, percorra la Valle del Boione e passi per le Grotte del Sogno.
  6. Valorizzare i percorsi pedonali provvedendo alla sistemazione dei sentieri deteriorati e agendo in particolare su due direttrici specifiche: recupero delle vecchie mulattiere di collegamento alle frazioni (mulattiera per Santa Croce, mulattiera per Frasnito, mulattiera Alino-Ca Boffelli) e dei percorsi – non troppo impegnativi ma suggestivi – in prossimità di corsi d’acqua: lungo il fiume Brembo verso San Giovanni, lungo la Valle degli Zocchi fino alla cascata detta “Pisarota”, lungo la Valle Boione.
  7. Valorizzare il fiume dal punto di vista turistico: sempre tenendo conto di vincoli paesaggistici, si potrebbero realizzare, almeno in alcuni punti, passeggiate lungo i lati del Brembo. Un altro semplice intervento sarebbe la realizzazione di zone di attracco attrezzate (magari con spogliatoi e docce) per i canoisti, in modo da promuovere e incentivare questo sport dal forte richiamo turistico.
  8. Uniformare la segnaletica turistica e i vari cartelli informativi in paese e nei dintorni. La segnaletica va predisposta in almeno due lingue.