pista ciclopedonale
Una Valle a due ruote
Anche il sindaco di Bergamo ritiene che le due ruote, in particolare la bicicletta, costituiscano un asse di sviluppo importante per il turismo provinciale.
La notizia ci conforta!
Non siamo soli a pensare che la bici – così come l’escursionismo – non siano idee vecchie ma temi attuali e moderni che intercettano un segmento importante di potenziali turisti.
Il cicloturismo ha diverse declinazioni, che tutte si sposano con il nostro territorio: il cicloturismo leggero, la bici da corsa, la mountain-bike e le nuove discipline ad essa affini: freeride, downhill…
Lo sviluppo di tale attività, che necessariamente passa per lo sviluppo di alcuni servizi specifici, non è mai in contrasto con altri tipi di sviluppo turistico del nostro territorio (termalismo), ma può costituire un naturale completamento dell’offerta così come un’autonoma possibilità.
Offrire attività meglio organizzate potrebbe costituire uno strumento efficace per garantire il raggiungimento di un obiettivo importante: trasformare le presenze del nuovo centro termale in pernottamenti.
Rilanciamo l’idea di utilizzo delle stazioni della ferrovia a tale scopo, come centri di noleggio, assistenza e di ricarica per biciclette assistite.
Vanno avvicinati e coinvolti tour operator specializzati in tale segmento oggi sempre più sviluppati ed efficienti. Valorizziamo la lunga e gloriosa tradizione ciclistica della nostra Valle, fatta di atleti di livello mondiale e le nostre strade da tempo e anche recentemente teatro di gare prestigiose come il Giro d’Italia e il Giro di Lombardia.
San Pellegrino riavrà la sua funicolare: siamo sicuri che il nuovo impianto avrà la possibilità di caricare biciclette a bordo per l’accesso a percorsi suggestivi e di discesa? Probabilmente no perché secondo l’amministrazione solo un’idea di turismo vecchia di trent’anni passa per le due ruote e l’escursionismo, mentre la vera attrattiva moderna per qualcuno resta un bel centro commerciale di mezza montagna all’insegna del lussuoso shopping.
Pedalate gente, pedalate…
Servizi e spazi turistici
Ai fini di una efficace gestione e promozione turistica, appare indispensabile creare un’apposita società a partecipazione pubblica-privata con personale formato e competente, che presieda alla elaborazione delle strategie e alla gestione dell’offerta turistica.
Nonostante San Pellegrino sia immersa nel verde è difficile trovare aree verdi attrezzate o spazi naturali per il relax. La situazione è migliorata con l’apertura al pubblico del parco del Grand Hotel e, si spera, possa ancora migliorare con la realizzazione delle opere comprese nell’Accordo di Programma. Ad oggi, tuttavia, sono praticamente inesistenti gli spazi attrezzati e aree picnic e molte zone andrebbero ripensate. A tal proposito:
- Si possono identificare molte aree (pubbliche ma anche private ad uso pubblico) che potrebbero essere sviluppate, sparse in varie zone del paese: il prato di Pernazzaro, alla Vetta, sul fiume Brembo nei pressi del Ponte Vecchio, lungo la valle del Boione, in zona della Baita degli Alpini, in località Piano, in zona Paradiso, in zona Percorso Vita.
- Ideale sarebbe poi creare la figura del gestore dei parchi, per la supervisione ed il rispetto delle norme civiche sia nei parchi che sulla pista ciclabile.
- Il Percorso Vita necessita di un ampio progetto di recupero e di manutenzione, che comprenda anche l’area verde circostante, in modo da rendere la risorsa utilizzabile tutto l’anno da più fasce di popolazione. Sarebbe necessario illuminare alcuni tratti, inserire il percorso in un progetto educativo-ambientale e attrezzare zone per il pic-nic .
- La pista ciclopedonale è da valorizzare con un’adeguata segnaletica, creando interconnessioni a punti di interesse turistico-ricreativo e inserendo zone attrezzate lungo il percorso. Altro intervento possibile è la creazione di un idoneo collegamento fra l’abitato di Ruspino e la pista ciclabile rivedendo le modalità di accesso al ponte di ferro. In vari punti, poi, occorre intervenire per evitare il più possibile zone di pericolo data la promiscuità tra la pista ciclabile e la sede stradale (vedi tratto di Pregalleno). L’intervento tuttavia con maggiori effetti sarebbe quello di strutturare un punto di noleggio bici/rollerblade, ben attrezzato anche per le esigenze delle famiglie (ideale sarebbe presso ex stazione ferroviaria di piazza Rosmini). La struttura potrebbe anche gestire, lungo il percorso, dei Punti Meccanico, che rendono disponibile l’attrezzatura di base per le operazioni più comuni di riparazione delle biciclette (forature, problemi alla catena, ecc.) o anche l’assistenza a chiamata.
- Pensare nuove passeggiate, pianeggianti e accessibili a tutti, in altre zone del paese, magari nelle stesse zone dove sono previste, nel Piano di Recupero, nuove strutture turistiche. In zona Vetta si potrebbe perfezionare e attrezzare un percorso ad anello (già esistente) che, partendo dalla Vetta, percorra la Valle del Boione e passi per le Grotte del Sogno.
- Valorizzare i percorsi pedonali provvedendo alla sistemazione dei sentieri deteriorati e agendo in particolare su due direttrici specifiche: recupero delle vecchie mulattiere di collegamento alle frazioni (mulattiera per Santa Croce, mulattiera per Frasnito, mulattiera Alino-Ca Boffelli) e dei percorsi – non troppo impegnativi ma suggestivi – in prossimità di corsi d’acqua: lungo il fiume Brembo verso San Giovanni, lungo la Valle degli Zocchi fino alla cascata detta “Pisarota”, lungo la Valle Boione.
- Valorizzare il fiume dal punto di vista turistico: sempre tenendo conto di vincoli paesaggistici, si potrebbero realizzare, almeno in alcuni punti, passeggiate lungo i lati del Brembo. Un altro semplice intervento sarebbe la realizzazione di zone di attracco attrezzate (magari con spogliatoi e docce) per i canoisti, in modo da promuovere e incentivare questo sport dal forte richiamo turistico.
- Uniformare la segnaletica turistica e i vari cartelli informativi in paese e nei dintorni. La segnaletica va predisposta in almeno due lingue.